Pontenuovo © Sinistra per Calenzano
A seguito di un procedimento avviato nel 2021, il Comune di Calenzano si trova oggi legalmente obbligato a indire un bando per la concessione dello sfruttamento di una sorgente di acqua minerale situata in località Pontenuovo. La questione, ereditata dalla precedente amministrazione, solleva rilevanti preoccupazioni di carattere ambientale, urbanistico e viabilistico, e ha spinto il gruppo Sinistra per Calenzano a intervenire per chiarire la propria posizione e chiedere un maggiore coinvolgimento della cittadinanza.
L’origine della vicenda risale a marzo 2021, quando un soggetto privato ottenne dal Comune il primo permesso di esplorazione di acque minerali mai rilasciato nel territorio comunale. Le successive indagini, effettuate nel 2022, portarono alla scoperta di una sorgente ritenuta idonea dal Ministero della Salute nel dicembre 2023, che ne riconobbe le caratteristiche di acqua minerale naturale, consentendone di fatto l’imbottigliamento e la commercializzazione. Tale riconoscimento ha comportato l’obbligo, stabilito dalla legge regionale 38/2004, di procedere con la gara pubblica per la concessione dello sfruttamento.
Sinistra per Calenzano sottolinea come questo obbligo potesse essere evitato se l’allora amministrazione avesse negato il permesso iniziale, prevedendo le criticità che oggi si manifestano. La costruzione di un impianto di imbottigliamento nella zona è esclusa dagli strumenti urbanistici vigenti, e l’attuale amministrazione ha ribadito di non voler introdurre alcuna variante che ne consenta la realizzazione. Tuttavia, rimangono aperte questioni legate all’impatto sulla viabilità, data la vicinanza della sorgente alla SP8 Barberinese, già congestionata, e ai possibili effetti dei trasporti o di eventuali lavori infrastrutturali.
Anche sotto il profilo ambientale, il movimento segnala i rischi legati al prelievo delle acque e alla realizzazione di infrastrutture invasive in un’area collinare e boscosa, dove l’equilibrio idrogeologico è già compromesso da precedenti interventi, come quelli per la terza corsia autostradale.
Per ridurre tali rischi, il Consiglio comunale ha approvato un Regolamento comunale per la disciplina delle funzioni in materia di acque minerali e termali, che introduce vincoli rigorosi per eventuali concessionari: divieto di nuove edificazioni non essenziali, obbligo di monitoraggio automatico e analisi periodiche, tempi certi per l’entrata in produzione e decadenza della concessione in caso di inadempienza. Il regolamento prevede inoltre procedure di consultazione pubblica sulla relazione finale delle ricerche, consentendo ai cittadini di esprimere osservazioni e contribuire alla valutazione dei progetti.
Sinistra per Calenzano esprime infine rammarico per il voto contrario del gruppo “PD - Centrosinistra Insieme” in Consiglio comunale, giudicando incoerente l’opposizione a un atto dovuto per legge, necessario a mitigare le conseguenze di scelte passate. Il gruppo invita la cittadinanza a seguire con attenzione i futuri sviluppi e a partecipare attivamente al processo di valutazione, affinché la gestione di questa risorsa avvenga in modo trasparente, sostenibile e conforme all’interesse pubblico.


