Se fai questa attività, scordati la pensione anticipata-okmugello.it © N. c.
La pensione anticipata è un traguardo a cui molti aspirano, perché consente di ritirarsi prima da lavoro, rispetto all'età prevista. Da norma, infatti, sappiamo che la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni di età e un minimo di 20 anni di contributi versati. Nel tempo i governi hanno varato diverse finestre di uscita, come Quota 100, che permetteva di andare in pensione a 62 anni e con 38 anni di contributi.
Questa soluzione, però, attualmente non c'è più ed è invece presente la formula chiamata Quota 103. Vi sono anche altre opzioni, tra cui Ape Sociale e Opzione Donna, e chiaramente, per poterle ottenere, è bene avere tutti i requisiti.
C'è, tuttavia, un aspetto molto importante, oltre a quello dei requisiti, per essere compatibile con una pensione anticipata. Stiamo parlando di fonti di reddito. Si tratta di qualcosa da non sottovalutare, perché le norme dicono che chi accede alla pensione prima de 67 anni, non può cumulare la suddetta prestazione con dei redditi da lavoro dipendente o autonomo, tranne se occasionali, con limite di 5.000 euro.
In sostanza, così facendo si cerca di evitare che chi si ritira con pensione anticipata, poi rientri nel mercato in modo stabile, avendo un doppio vantaggio. Proprio in merito a questo c'è stata una sentenza che ha fatto discutere.
Con questa attività niente pensione anticipata, ma una sentenza cambia le cose: ecco come
Un 67enne di Porto Azzurro (Livorno) aveva lavorato come bagnino e giardiniere e ed era riuscito ad andare in pensione con Quota 100.

Tuttavia, l'uomo aveva preso parte a una serie tv, I delitti del BarLume 11, e lo avevano pagato 188 euro. L'Inps aveva considerato, però, quel contratto con la casa di produzione, un rapporto lavorativo a tempo determinato, per cui non era compatibile con quota 100.
Ha quindi chiesto indietro, al pensionato, 20 mila euro che gli erano stati erogati tra i 2023 e il 2024 e la pensione è stata sospesa. Tuttavia, il pensionato, assistito da un avvocato e una consulente previdenziale, ha fatto ricorso interno e poi di fronte a un giudice.
Il ricorso è stato accolto, in quanto la normativa non prevede che si sospenda la pensione per tutto l'anno, ma solo per quei mesi in cui la persona ottiene reddito. Si trattava di una prestazione così occasionale che non era un rientro sul mercato lavorativo in modo stabile. Per cui, la richiesta dell'INPS è stata annullata e l'uomo non dovrà più ridare i soldi all'ente, oltre a poter continuare a percepire il suo trattamento pensionistico. Ergo, non tutte le attività occasionali sono incompatibili con la pensione anticipata.


