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Lo scempio di San Gallo. Il tour dell'in-cubo nero di "Salviano Firenze" si ferma all'ex ospedale militare - FOTO

C'era tutta la Firenze civica in poche parole oggi in via San Gallo davanti all'ennesimo scempio architettonico che...

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Un momento dell'evento Un momento dell'evento © foto Giovanni Marras
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All'appuntamento di questa mattina promosso da Salviamo Firenze X Viverci a cui si affiancavano altri comitati e associazioni fiorentini fra cui Assemblea VeneraLa, Fondazione Italiana Bioarchitettura, Comitato area verde San Lorenzo a Greve, Comitato Osservatorio Quartiere 5, Comitato Oltrarno Futuro, Comitato San Salvi chi può, Comunità delle Piagge, Diritti a sinistra, Firenze Città Aperta, Fuori binario, Italia Nostra sez. Firenze,, Legambiente Firenze,  NEXt Emerson, No tunnel TAV, NonUnaDiMeno Firenze, La Città invisibile - Rivista di PerUnaltracittà Firenze, PerUnaltracittà, Presidio No aeroporto No inceneritore, Vitabilità e Ribelle Firenze.

C'era tutta la Firenze civica in poche parole oggi in via San Gallo davanti all'ennesimo scempio architettonico che trasforma la nostra città in un turistificio brutto.
E' il tour dell'in-cubo nero, come ironicamente è stato battezzato dagli organizzatori questo pellegrinaggio laico che ha fatto sosta davanti all'ex ospedale militare.

"Guardate dove siamo - ha esordito Massimo Torelli prendendo il microfono -  alle mie spalle vedete lo scheletro della nuova torre, di 23 metri e guardate quante sono alte le case vicine.
E’ fatta per spiccare  ben sopra di loro, per avere una vista senza ostacoli.
All’altro cancello ce ne sarà un secondo, lungo, alto. E per evitare di non disturbare la lista sono previsti sfalzati. Sono attaccati alle case, chi vive li dietro non vedrà più il sole.

E poi non vediamo l’enorme scavo che stanno facendo. Non si sta parlando di un albergo, non si sta parlando di un edificio, si sta parlando di un intero isolato, di un pezzo di città. 


Ormai è ricorrente, come all’ex comunale, che il soggetto che facilita la vendita della città è Cdp. Li come qui Cdp si fa autorizzare il progetto e lo vende. 
La città è in vendita e gli attori sono sempre i soliti, grandi fondi di investimento per cui ogni nostro palazzo e ogni nostro quartiere diventa un asset, finanza pura. E sempre questo è successo perché l’amministrazione comunale ha aperto loro le porte.
Il sindaco Nardella parlava di buchi neri in città dove costruire. Dai buchi neri ai cubi neri il passo è breve!

Viene definito il primo intervento dell'iperlusso a Firenze - prosegue Torelli.  Il costo per il residenziale minimo è 20.000 euro al mq. Il costo delle suite dell’albergo è proporzionato, certamente si arriverà ai livelli dell’intervento a La Querce, residence, con suite ad oltre 10.000 euro a notte. 

Quale sarà l’impatto sul traffico?  Perché non è stata fatta una Vas?

I clienti di queste strutture viaggiano in elicottero privato, verranno qui in mobike e tramvia??
Siamo dentro la zona che sta avendo- fuori dai riflettori- la maggiore trasformazione.
Albergodi  lusso in via San Gallo accanto alla questura, albergo in piazza della Libertà, previsione di centro commerciale in piazza Libertà, in zona Piazza Indipendenza ben tre alberghi-studentati e poi c’è sant’Orsola.
Ed a due isolati di distanza c’è il Four Season che sta cercando di comprarsi l’intero isolato ponendoci la domanda: se uno ha autorizzato un albergo di tot camere può allargarsi all’infinito o necessita di una nuova autorizzazione?


Ora vi domando, cosa c’è tra quest’isolato e il Four Season?
C’è via Venezia e via Micheli e se ci fate due passi vedete che ci possono essere due immobili perfetti per le finalità speculative: l’ex scuola di Sanità Militare di via Venezia e la sede storica di Architettura di via Micheli.  

Su questo lanceremo subito l'allarme. E Guardando piazza Indipedenza, che fine farà Sant’Agnese? La città ormai va guardata con gli occhi del risiko. 
Siamo dentro un’area che risponde perfettamente ai dettami dei fondi di investimento: fare in modo che il prezzo a metro quadro delle aree oggetto dei prodotti finanziari venduti sia altissimo, evitando accuratamente la presenza in tale aree di quote di edilizia popolare (e sociale), che abbasserebbero tale prezzo

Sul cubo nero tutti sono corsi a prendere le distanze, da Renzi a Nardella fino all’attuale sindaca di Firenze. 
Su questo intervento NO.  Come sugli altri in corso.
La Giunta ha detto,  per bocca dell’assessora Biti in ordine:
-  L’intervento dell’iperlusso qui è uno straordinario intervento di riqualificazione
- La sopraintendenza ha dato l’ok ed è tutto regolare.
- Alto 23 metri è solo uno dei due nuovi blocchi, l’altro sarà un paio di metri più basso
- La caserma era in stato di abbandono, non si poteva fare altro (immagino per mancanza di soldi)
E’ utile dare una risposta.  Un coro sarebbe adatto: “Dai, Siamo seri/ non si riempiono i buchi neri/ con resort di lusso e cubi neri”


E’ offensivo chiamarla riqualificazione. A Firenze abbiamo avuto interventi di riqualificazione, il più noto è quello delle Murate, dove sono stati realizzati appartamenti, spazi aggregativi, luoghi per aziende.
L’intervento in corso è un intervento speculativo che offende e danneggia la città.
Il Pubblico deve avere l’idea di cosa fare in uno spazio e poi chiamare a concorrere a realizzarlo soggetti pubblici e privati.
Il pensiero deve essere pubblico e partecipato, la realizzazione può essere mista.  Non mancano i soldi, mancano le idee e la politica.  Ma questa è una scelta politica.

Cosa andava fatto qui: le seconde Murate di Firenze, era perfetto. Ma non si è voluto fare. 
E’ inaccettabile lo scaricabarile continuo: se un intervento viene fatto lo decide il Comune, la Sopraintendenza interviene su alcuni aspetti di impatto.
Come è inaccettabile il tema del regolare. Questo può interessare la Magistratura, alla cittadinanza interessa l’esito che è devastante. 
Noi non vogliamo la città da 20.000 euro al mq. La giunta la vuole?

La città se ne sta accorgendo per tempo e ci sono due anni ancora per intervenire.
Se all’ex comunale il non detto è stato: ormai è realizzato, può agire solo la magistratura, qui non è così- qui ci sono due anni che possono diventare un calvario per chi deciderà di non intervenire.
Non solo, altre amministrazioni (senza arrivare a Mamdami a New York) stanno bloccando e cambiando progetti sbagliati che sembravano inarrestabili in quanto previsti.
Mi riferisco al progetto di Rimezzano a Bagno a Ripoli. Ma ci vuole la volontà politica e un’idea. 
Cambiare idea, essere in sintonia con la città, non è sintomo di debolezza ma di intelligenza e di buona politica. 
Su questi cartelli c’è scritto 20.000 euro al mq come denuncia, la scritta che serve a questa città è: “la vendita è finita".

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