Kishore Bombaci, Presidente dell’Associazione Fiorentina Amici di Israele. © facebook
"Si apprende la decisione del Comune di Scandicci di far sventolare la bandiera palestinese sulla terrazza dell’auditorium comunale in solidarietà con il popolo palestinese – esordisce Kishore Bombaci, Presidente dell’Associazione Fiorentina Amici di Israele– e ciò non ci stupisce più di tanto dal momento che ormai è diventata niente di più che una moda che purtroppo sta prendendo piede ovunque, compresa evidentemente la piana fiorentina.
Ciò che, tuttavia, lascia stupiti sono le parole del Sindaco Claudia Sereni che sul sito istituzionale del Comune si lascia andare ad una analisi che, al netto di alcuni apprezzabili riferimenti contro il terrorismo (la parola Hamas, tuttavia, non viene mai citata) e alla liberazione degli ostaggi (cosa non scontata di questo periodo), pecca di evidenti vizi che non possono essere sottaciuti.
Quando il Sindaco parla di “genocidio organizzato e programmato” dice una cosa gravissima, oltre che lontana dal vero – continua Bombaci - ignorando evidentemente che cosa sia un genocidio sia nella storia che nel diritto. Pensare che sia “organizzato e programmato” significa escludere totalmente il fattore scatenante della guerra e cioè il massacro del 7 Ottobre (quello sì organizzato e programmato) e imputare un’azione deliberata di sterminio che non sta nei fatti ma è solo frutto di una ricostruzione ideologica.
Si va oltre la contestazione di asseriti crimini contro l’umanità per sfociare nell’ipotesi di un piano premeditato.
Sostenere ciò è falso e pericoloso!
Inoltre, quando si dice che “Le azioni del governo israeliano guidato da Netanyahu stanno generando nel mondo un nuovo e pericolosissimo clima di odio, che finisce per colpire anche il popolo ebraico” si vuol implicitamente imputare al Governo il pericoloso consumarsi di fenomeni, talvolta anche violenti, di antisemitismo. E questo non può essere accettato. Si tratta di una semplificazione imbarazzante che allontana la verità e la giustizia.
Noi – continua Bombaci – respingiamo al mittente questa tesi assurda che confonde le vittime (gli ebrei) coi carnefici (gli antisemiti) e che qualifica un ragionamento evidentemente sprovvisto di quella conoscenza della materia e di quella sensibilità che ci si aspetterebbe da chi riveste ruoli istituzionali.
Ribadiamo con forza che l’antisemitismo montante è causa di due anni di manifestazioni in cui si invocava slogan genocidiari contro lo Stato Ebraico senza che dall’area culturale cui appartiene il Sindaco Sereni si levasse una sola voce di condanna. L’antisemitismo montante è causa di una certa impostazione che ha voluto omettere e vuole continuare a omettere il 7 Ottobre che viene ormai dimenticato da tutti, le responabilità di Hamas e l’utilizzo della popolazione civile (peraltro ampiamente rivendicato). Il tutto per offrire una ricostruzione faziosa oltre che falsa in cui semplicisticamente si individua Israele come il male assoluto e i palestinesi con gli oppressi per antonomasia. In questo clima di obnubilamento della ragione, non vi è più nemmeno equidistanza ma si inclina verso una visione delle cose completamente indifferente alla verità.
Trattasi – dice ancora Bombaci - di una responsabilità culturale che non possiamo né dobbiamo assumerci e per questo invitiamo il Sindaco Sereni a una maggiore cautela e a una attenta analisi dei fatti, senza lasciarsi trasportare dall’ideologia estremista che è concausa del clima di odio che denuncia.
Come Associazione Fiorentina Amici di Israele – conclude Bombaci - riteniamo fondamentale mantenere l’equilibrio e la saggezza necessari per affrontare un momento complesso che non consente scorciatoie ideologiche, pericolosi viatici di atteggiamenti contro gli ebrei che credevamo di poter consegnare alla storia"


