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San Casciano saluta Marina Fantoni, custode della biblioteca e della cultura della memoria

Marina Fantoni era molto più di un’impiegata al front office: era un punto di riferimento silenzioso e attento

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Il desk di Marina Il desk di Marina © nn
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La biblioteca comunale di San Casciano non sarà più la stessa senza il sorriso discreto e la presenza vigile di Marina Fantoni, storica figura che per oltre trent’anni ha accolto generazioni di lettori e lettrici tra gli scaffali di via Roma. È scomparsa a pochi giorni dal suo sessantesimo compleanno, lasciando un vuoto profondo nel cuore di una comunità che l’ha amata e rispettata. Ieri mattina, proprio al desk che per tanti anni è stato il suo presidio di umanità e gentilezza, i dipendenti comunali hanno deposto una rosa rossa e una lettera colma di gratitudine e affetto. Un gesto semplice, capace di raccontare più di mille parole la traccia che Marina ha inciso nel tessuto sociale e culturale di San Casciano.

Marina Fantoni era molto più di un’impiegata al front office: era un punto di riferimento silenzioso e attento, capace di trasformare un servizio pubblico in un’esperienza di accoglienza e relazione. Chiunque varcasse la soglia della biblioteca si imbatteva nel suo volto delicato e nella sua voce pronta a orientare tra cataloghi, volumi, richieste di prestito, informazioni e curiosità. In un’epoca dominata dalla fretta e dalla distrazione, lei ha rappresentato la pazienza dell’ascolto e la dedizione alla cultura come bene comune.

La sua presenza discreta si è protratta fino a circa un anno fa, quando il peggioramento della malattia che l’aveva accompagnata sin dalla nascita l’ha costretta ad allontanarsi dalla sua amata postazione. Ma il suo ricordo, come ha sottolineato il sindaco Roberto Ciappi, resta vivo e luminoso. “Marina si è presa cura del cuore più prezioso del nostro territorio, la cultura della memoria. Ha voluto bene al fulcro letterario e ha contribuito alla vitalità sociale che anima la biblioteca, trovando un mondo di affetti e vicinanza che ha arricchito il suo percorso umano e professionale”.

Marina Fantoni aveva fatto della biblioteca una vera casa, un luogo dove il rigore del lavoro si univa alla dimensione umana. Ogni giorno accoglieva studenti, famiglie, anziani, curiosi e studiosi con la stessa disponibilità e con una pungente ironia che sapeva alleggerire anche le giornate più pesanti. Era questa sua capacità di ascoltare, sorridere e incoraggiare che l’aveva resa una figura tanto apprezzata.

I colleghi e le colleghe del Comune hanno voluto testimoniarlo in una lettera lasciata sulla sua scrivania, che per anni è stata l’ultimo passaggio prima di un prestito, di un’informazione o di un semplice saluto. “Chi ha avuto il piacere di conoscerla ne ha apprezzato la disponibilità, la professionalità e – perché no – anche la sua pungente ironia. Per noi è stato bello condividere con lei un percorso non solo professionale, ma anche un’esperienza di vita intensa e autentica”.

Nel corso della sua lunga carriera, Marina ha incarnato valori che vanno oltre l’impegno lavorativo: la cittadinanza attiva, il senso civico, la solidarietà quotidiana che si manifesta anche nelle piccole cose. Il sindaco Ciappi, nel ricordarla, ha sottolineato come il suo esempio abbia tracciato “una strada di partecipazione alla vita culturale che abbiamo percorso insieme”, trasformando la biblioteca comunale in un luogo vivo di relazioni e comunità.

La sua scomparsa ha suscitato commozione e riconoscenza in tutte le persone che l’hanno incontrata. Dal banco prestiti alla sala lettura, Marina ha saputo generare un senso di appartenenza che oggi diventa eredità preziosa. Non era raro che chi si affacciava per la prima volta trovasse nel suo sorriso un invito a sentirsi parte di qualcosa, a vivere la biblioteca non solo come uno spazio di studio, ma come un ambiente dove ritrovare fiducia nella cultura come legame tra le persone.

A poche ore dalla sua scomparsa, il Comune di San Casciano si è stretto in un abbraccio alla famiglia, ricordando con gratitudine l’impegno di una donna che ha saputo intrecciare professionalità e umanità. Nel messaggio di saluto, il primo cittadino ha voluto sottolineare il segno profondo lasciato da Marina: “Ciao Marina, fai buon viaggio. Quello che hai condiviso con la comunità ha inciso un segno profondo di umanità, solidarietà e partecipazione. Grazie per tutto quello che hai fatto per la nostra biblioteca e per i valori che ci hai trasmesso”.

La biblioteca comunale, con le sue sale silenziose e i corridoi pieni di libri, custodirà ancora il ricordo di questa presenza delicata, fatta di gesti semplici e di una dedizione che ha reso speciale ogni giornata di lavoro. Oggi quel banco vuoto è un simbolo di quanto il lavoro quotidiano di chi ama ciò che fa possa diventare un patrimonio collettivo.

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