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Ritardi e disagi ferrovie, non solo in Valdisieve anche in Valdarno stessa situazione. Il Comune di Figline non ci sta e appella a scendere in piazza

Assessora Cencetti: “Dopo gli ennesimi disagi di mercoledì, sulla linea Firenze-Arezzo, la situazione è diventata insostenibile"

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Treni in ritardo. Nessuna comunicazione all’utenza sui motivi dei disagi, sui tempi e sui modi di risoluzione. È la situazione che, ormai da mesi, i pendolari del Valdarno si ritrovano a vivere quotidianamente: per questo motivo, nei mesi scorsi, l’Amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdarno si è fatta portavoce di questo disagio, promuovendo varie azioni: dai confronti con l’assessore regionale ai trasporti, Baccelli, alla presentazione di una lista di richieste al tavolo istituzionale con Regione, Rfi e Trenitalia, dall’assemblea pubblica organizzata in accordo con gli altri Comuni del Valdarno fiorentino e con il Comitato Pendolari Valdarno fino alla nuova richiesta formale, insieme anche al Valdarno aretino, di aggiornare il tavolo istituzionale e ottenere quindi risposte e soluzioni da Rfi e Trenitalia.

“Dopo gli ennesimi disagi di ieri – spiega l’assessora Elena Cencetti-,, registrati sulla linea Firenze-Arezzo, e la mancata convocazione del tavolo con Regione, Rfi e Trenitalia la situazione è diventata insostenibile. Basta con i disservizi. Ad oggi, però nonostante i vari solleciti, l’incontro non è ancora stato convocato, mentre i disagi e i disservizi per i pendolari continuano sotto più profili: dal problema dei ritardi, che è quello principale, a quello delle mancate comunicazioni all’utenza, dalle difficoltà per i disabili nell’usufruire del servizio di trasporto pubblico al degrado nelle stazioni. Come Amministrazione comunale stiamo continuando a dialogare con i cittadini che tutti i giorni prendono il treno per motivi di studio, salute o lavoro e a registrare, purtroppo, gravissimi disagi, non ultimo quello di ieri, che ha bloccato all’interno di un treno i pendolari per ore, per poi riportarli indietro, senza spiegazione alcuna. Questa situazione non è più sostenibile: abbiamo provato a portare avanti un’interlocuzione con le parti interessate, ma devo constatarne la scarsa efficacia: siamo quindi pronti a scendere in piazza, insieme al Comitato pendolari, per dire basta a questi disagi”.

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