Valle Sasso inaugurazione © Comune di Pontassieve
È stata inaugurata oggi a Santa Brigida, nel comune di Pontassieve, “La Ribotta della Riscossa”, il nuovo spaccio aziendale dell’azienda agricola Valle del Sasso. Si tratta di un progetto che integra produzione, vendita diretta e accoglienza in un unico spazio, configurandosi come una delle prime esperienze di questo tipo nel territorio della Valdisieve.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di fruizione agricola, dove i consumatori possono riconnettersi direttamente con la terra, conoscere chi la coltiva e riscoprire sapori autentici. Accanto al laboratorio aziendale, è stata realizzata una bottega che propone carni fresche di produzione propria. I visitatori hanno la possibilità di acquistare direttamente i prodotti e cucinarli autonomamente sui bracieri disponibili, per poi consumarli nell’area picnic all’aperto, immersi nel paesaggio rurale toscano.
Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato diverse autorità locali, tra cui il Sindaco di Pontassieve Carlo Boni, gli assessori Chiara Bartolini e Filippo Pratesi, il Sindaco di Pelago Nicola Povoleri, Federico Giuntini (Presidente del consorzio Chianti Rufina) e Matteo Borselli (Presidente Coldiretti di zona). Gli interventi istituzionali hanno sottolineato il valore dell’iniziativa come esempio virtuoso di imprenditorialità rurale legata alla tradizione e all’innovazione.
Il progetto è frutto del lavoro e della visione di Flavio Giannetti, titolare della Valle del Sasso, che ha voluto creare uno spazio capace di esprimere la cultura contadina attraverso l’autoproduzione e la valorizzazione delle risorse locali. La Ribotta della Riscossa sarà aperta ogni fine settimana e, su prenotazione, anche nei giorni feriali per gruppi, con l’intento di offrire un’esperienza autentica a famiglie e visitatori.



Marzio Politi
Queste amministrazioni sempre in prima linea davanti ai flash per pura propaganda. Ricordiamo che Pontassieve aveva un mercato contadino vero ai villini che valorizzava l'agricoltura territoriale e dava reddito ai piccoli produttori con progetto sperimentale non rinnovato dall'amministrazione. Rimangono in suo ricordo 2 belle aiuole di fiori per le quali l' associazione che si occupava del mercato fu denunciata e multata. Oggi nel mezzo delle aiuole qualcuno vi ha messo una panchina in segno di rispetto e dimostrando piacere e interesse. Per il resto continua il degrado del giardino.