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REA è sceso in piazza a Firenze per ribadire “No all’accattonaggio con animali”

L’accattonaggio con gli animali resta un fenomeno diffuso. REA esprime forte preoccupazione per il crescente disinteresse verso la questione.

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In campo per difendere gli animali In campo per difendere gli animali © Rea
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Il partito politico REA è sceso in piazza a Firenze, sabato 20 settembre 2025,  per ribadire la sua ferma opposizione al fenomeno dell'accattonaggio con l'uso di animali, una pratica che, nonostante le normative regionali e comunali, continua a essere diffusa e a ledere il benessere degli animali. REA ha più volte sollecitato e interpellato il Comune di Firenze affinché venisse garantita l'applicazione della legge. Tuttavia, la risposta dell'amministrazione è stata “imbarazzante"ammettendo di non effettuare volutamente i controlli.

Simone Scavullo, coordinatore regionale Toscana di REA, ha dichiarato: "Chiediamo un cambio del regolamento comunale e regionale che preveda il sequestro immediato dell’animale. Solo in questo modo si può contrastare efficacemente il racket. Parliamo molto di maltrattamento, ma se le leggi non vengono fatte rispettare, non servono a niente. Gli animali vengono lasciati soli, e noi chiediamo rispetto non solo per loro, ma anche per i cittadini che hanno firmato una petizione. Basta con questo disinteresse."

Il segretario nazionale REA, Gabriella Caramanica, prendendo parte al presidio ha voluto rimarcare la necessità di portare l'attenzione sulla causa animale al di là degli schieramenti politici. "Non possiamo abbassare la guardia- commenta Caramanica. Vediamo ogni giorno casi di maltrattamenti che restano impuniti nonostante la tanto sbandierata nuova legge sull'inasprimento delle pene. È vietato dalla legge sfruttare gli animali, come previsto dal Codice Penale, in particolare dall'articolo 544-ter che punisce chiunque cagioni lesioni a un animale per crudeltà o lo sottoponga a comportamenti o lavori insopportabili o a condizioni di detenzione che violano il suo benessere etologico”.

Inoltre, il segretario nazionale REA ha espresso profonda preoccupazione per il crescente disinteresse verso la questione come emerge nuovo regolamento sul benessere animale del Comune di Milano che ha eliminato la confisca del cane senza microchip utilizzato per l'elemosina, sottolineando che nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta effettivamente dell'animale di compagnia di quella persona e non di uno ‘strumento’ per fini di accattonaggio”.

"È allarmante che il comune di Milano abbia eliminato una misura così importante” che lascia margine al racket- aggiunge Caramanica, concludendo- l'iniziativa di REA a Firenze mira a tenere alta l'attenzione a livello nazionale su un problema che viene sottovalutato dalle istituzioni e per questo chiediamo un'azione concreta e immediata per tutelare gli animali e contrastare il fenomeno del racket”.

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