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Questo riso distrugge la nostra salute, eccesso di pesticidi (vietati): allarme Ue

Nuovo allarme dall'Unione Europea a causa di un riso contenente pesticidi, per giunta vietati, oltre i limiti: i dettagli della situazione

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pesticidi nel riso pesticidi nel riso © N. c.
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Un fenomeno allarmante sta interessando il mercato europeo del riso importato: l’Unione Europea emette un’allerta alimentare ogni tre giorni a causa della presenza di pesticidi, compresi quelli vietati, in un preciso tipo di riso. Questo problema non solo mette a rischio la salute dei consumatori, ma rappresenta anche una seria minaccia per i produttori europei, impegnati in pratiche più rigorose di controllo e sicurezza.

Allerta continua per pesticidi nel riso importato: ecco da quali paesi

Il riso, alimento base per miliardi di persone nel mondo e ingrediente fondamentale di molte cucine, tra cui quella mediterranea, è oggetto di preoccupazione crescente. L’Ente Nazionale Risi ha infatti segnalato che più dell’80% delle allerte europee riguardano riso proveniente da India e Pakistan, con 29 notifiche per il Pakistan e 25 per l’India, superando il record dello scorso anno. Tra le sostanze riscontrate vi sono pesticidi come l’Acetamiprid e il Thiamethoxam, vietati nell’UE per il loro potenziale impatto sulla salute.

agricoltura riso

Un caso recente ha coinvolto un lotto di riso basmati prodotto da Umer Traders Pakistan e venduto in Italia da Fresh Tropical Srl, ritirato dal mercato proprio per la contaminazione da questi pesticidi. La situazione è definita "intollerabile" da Natalia Bobba, presidente dell’Ente Nazionale Risi, che denuncia la mancanza di reciprocità nelle normative di importazione e la necessità di aprire il mercato europeo solo a prodotti conformi alle normative comunitarie in materia di sicurezza alimentare, tutela ambientale e condizioni lavorative.

Test indipendenti confermano la contaminazione

Non si tratta solo di allerta ufficiale: test indipendenti effettuati in Svizzera hanno rivelato che oltre il 50% dei campioni di riso basmati venduti, provenienti da India e Pakistan, contengono pesticidi multipli, fino a 13 diversi per confezione. Questo dato suggerisce che anche sul mercato italiano, soprattutto nei negozi etnici, potrebbero essere presenti prodotti contaminati.

Parallelamente, anche il riso italiano non è esente da problemi: recenti studi statunitensi, diffusi dalla CNN, hanno evidenziato la presenza di metalli pesanti come arsenico e cadmio in diversi campioni, con particolare riferimento al riso Arborio coltivato in Italia. Questi contaminanti, seppur presenti in concentrazioni inferiori rispetto ai pesticidi tossici riscontrati nei risi importati, rappresentano comunque un rischio per la salute, soprattutto per i bambini.

Sicurezza alimentare e scelte consapevoli

La contaminazione del riso è un problema globale che varia a seconda della zona di coltivazione e del tipo di riso. In particolare, il riso integrale tende ad accumulare più metalli pesanti, mentre le varietà basmati e jasmine risultano generalmente meno contaminate da arsenico ma più esposte all’uso intensivo di fitofarmaci.

L’appello degli esperti e delle autorità europee è rivolto sia alle istituzioni, affinché vengano intensificati i controlli alle frontiere e stabilite regole di reciprocità negli scambi commerciali, sia ai consumatori, invitati a una maggiore attenzione nella scelta dei prodotti. Leggere attentamente le etichette, preferire riso con tracciabilità certificata e variare la dieta includendo cereali alternativi come avena, miglio, farro o quinoa, sono azioni raccomandate per ridurre l’esposizione a contaminanti.

L’Unione Europea continua a monitorare con rigore il mercato del riso importato, mantenendo alta la soglia di attenzione e intervenendo con richiami e sequestri per tutelare la salute pubblica e garantire la trasparenza e la qualità dei prodotti alimentari in commercio.