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Coronavirus e affetti: i nonni che raccontano le storie on line

Con la chiusura in casa e la lontananza dai nipoti Klaudia e Giuseppe non si sono persi d'anima. E tre volte a settimana raccontano storie on line ai nipoti lontani

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Nonna Klaudia e nonno Giuseppe durante la video fiaba Nonna Klaudia e nonno Giuseppe durante la video fiaba © n.c.
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Giuseppe e Klaudia, due nonni del Quartiere 2 il giorno dopo la chiusura d'Italia in seguito all'esplodere della pandemia di Covid dovevano andare in provincia, 30 km lontano da casa, a raccontare una storia in classe dei nipoti.
Un'abitudine che all'asilo frequentato dai due piccoli di 3 e 4 anni era consolidata. Ogni settimana, a rotazione, i nonni, si preparavano un racconto a casa e poi andavano in classe a interpretarlo davanti a quel simpatico uditorio di bimbi.

Giuseppe e Klaudia però non si sono persi d'animo, quella fiaba l'avevano preparata a puntino e così hanno deciso di fare di necessità virtù. Si sono seduti sul divano, hanno piazzato il telefono davanti a loro con la maestria di un regista cinematografico e si sono messi davanti alla telecamera ed hanno iniziato a leggere, recitare e illustrare la storia che avevano preparato.

Tale è stato il successo che quel racconto è andato "in onda" anche sulla chat della classe e così, un momento di amore e gioia dedicato ai due nipoti si è moltiplicato per tutti i bambini della classe.

I due nonni hanno deciso che quell'appuntamento doveva diventare fisso e così, per tutti i due mesi della "clausura", tre volte a settimana mettevano in scena un racconto diverso per tutti i bimbi.

Eppure anche se chiusa in casa Klaudia ha proseguito, anzi amplificato, il suo impegno quotidiano su altri fronti (nella vita è anche una psicoterapeuta e operatrice olistica) che in questi due mesi si è fatta carico anche delle ansie e paure delle persone che segue) ma sorride ed è serena, specie se pensa ai nipoti.

E' quasi commossa quando racconta con l'apparente semplicità frutto del suo sapere professionale e della sua serenità interiore che quelle fiabe raccontate la sera erano solo nelle intenzioni un atto d'amore per sentire quei nipoti, che ancora non ha rivisto, più vicino in questo momento difficile per grandi e piccini.

Ai bambini a cui nessuno ha davvero pensato in questi durissimi 54 giorni dell'Italia 2020 ci hanno pensato i nonni.
Quelli meravigliosi che ci sono sempre, quelli che in questa strana "guerra trasparente" la cesoia del contagio ha costretto a stare lontani. Ma i nonni ci sono sempre e hanno riempito il cuore e reso meno difficile per i cuccioli la quarantena.

Grazie Klaudia e Giuseppe. Grazie meravigliosi nonni d'Italia






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