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Prezzi ancora in rialzo: nei prossimi anni nessuno potrà permettersi di fare la spesa

I prezzi del cibo in Italia sono cresciuti del 30% rispetto al 2019, l'inflazione colpisce duramente le famiglie: ecco i dati e le differenze con l'Europa.

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L'aumento dei beni alimentari continua a pesare sulle famiglie italiane: ecco cosa dicono i dati Istat e quali scenari ci attendono nei prossimi anni.

Andare a fare la spesa sta diventando un lusso. Negli ultimi anni il costo dei beni alimentari ha registrato un'impennata che mette in difficoltà famiglie e lavoratori. L'Istat, nell'ultima nota sull'economia, ha evidenziato un quadro che fa riflettere: rispetto al 2019, i prezzi del cibo e delle bevande non alcoliche sono cresciuti di oltre il 30%.

Un aumento che non riguarda solo l'Italia, ma l'intera Europa. Eppure, anche se da noi la crescita è stata leggermente inferiore rispetto ad altri paesi, il peso sulle tasche degli italiani resta enorme.

Prezzi in rialzo in Italia, cosa aspettarsi

Secondo i dati ufficiali, a luglio 2025 i prezzi degli alimentari in Italia hanno toccato un +30,1% rispetto a sei anni prima. Numeri che fanno impressione, se si pensa che per una famiglia media il carrello della spesa rappresenta quasi il 90% delle uscite per beni essenziali, inclusi alimenti, prodotti per la casa e per la cura personale. A peggiorare il quadro, c'è la differenza tra l'acquisto generale e quella specifica del carrello, mentre l'indice complessivo sale anche delle variazioni degli energetici, quello dei beni primari continua a viaggiare più veloce. Ad agosto, ad esempio, il diverso ha toccato quasi i due punti percentuali.

Prezzi in rialzo in Italia, cosa aspettarsi

Se guardiamo al resto d'Europa, scopriamo che l'Italia non è messa peggio di altri grandi Paesi. La media UE segna un +39,2% nello stesso periodo, con picchi in Germania (+40,3%) e Spagna (+38,2%). Solo la Francia è riuscita a contenere meglio l'aumento, fermandosi a +27,5%. Se è vero che altrove va peggio, in Italia la crescita degli stipendi non ha seguito lo stesso ritmo. Così, anche un aumento leggermente inferiore rispetto agli altri pesa come un macigno sulle famiglie, che si ritrovano a tagliare su tutto pur di arrivare a fine mese.

Le prospettive per i prossimi anni non sembrano incoraggianti. Gli analisti stimano che, senza interventi strutturali, il costo del carrello della spesa continua a salire, complice la fragilità delle catene di approvvigionamento e l'instabilità energetica. In pratica, se oggi fare la spesa è già un problema, rischiamo di trovarci davanti a una situazione ancora più grave, una parte consistente della popolazione potrebbe non riuscire più a sostenere le spese alimentari di base.

Molti cercano di adattarsi con piccoli accorgimenti ma senza un piano concreto per frenare il lancio e sostenere i guadagni, il rischio è che il cibo  bene primario per eccellenza diventi un lusso sempre più difficile da permettersi.