Stop violenza donne © Comune di Prato
A Prato prosegue con determinazione l’impegno contro la violenza di genere grazie alla collaborazione tra Autolinee Toscane e il Centro Antiviolenza La Nara. La campagna di sensibilizzazione, avviata a ottobre 2025, mira a diffondere un messaggio di rispetto e di consapevolezza attraverso i mezzi pubblici, trasformando gli autobus in spazi di informazione e solidarietà. Sui bus pratesi e nelle biglietterie sono stati affissi pendini con i numeri utili del Centro La Nara e del 1522, la linea nazionale antiviolenza, accompagnati dallo slogan “Sui nostri bus c’è posto per il rispetto. Sempre”.
L’iniziativa, presentata al Comune di Prato con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e culturali, nasce dal desiderio di rompere il silenzio che spesso circonda la violenza domestica e di genere. La presenza dei messaggi sui mezzi pubblici assume un valore simbolico e pratico: il bus, luogo quotidiano di incontro e comunità, diventa uno spazio dove le donne possono riconoscere un segnale di aiuto e sentirsi meno sole. L’obiettivo è duplice: offrire strumenti concreti di sostegno e sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di non restare indifferenti.
Il Centro Antiviolenza La Nara, attivo sul territorio pratese dal 1997 e iscritto all’Elenco Regionale dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, ha accolto e accompagnato oltre 5000 donne in percorsi di uscita dalla violenza. L’esperienza maturata nel lavoro multidisciplinare consente di fornire supporto psicologico, legale e sociale, garantendo protezione e accoglienza a donne e minori in situazioni di rischio.
La campagna culminerà il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con il progetto artistico “Vorrei che voi mi vedeste”, ospitato al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e realizzato con il contributo del Comune di Prato e il sostegno di Autolinee Toscane. L’installazione, curata dalla fotografa Arianna Senesi e dalla scrittrice Anna Bardazzi, racconta attraverso immagini e parole le storie dei femminicidi avvenuti in Toscana tra il 2014 e il 2025, restituendo dignità e memoria alle vittime.
Il progetto, itinerante anche su alcuni autobus della rete pratese, invita i cittadini a riflettere e a farsi parte attiva del cambiamento. Come sottolineato dai promotori, la violenza di genere è una questione collettiva che richiede partecipazione e responsabilità condivisa. Questa collaborazione tra istituzioni, arte e trasporto pubblico dimostra come la rete territoriale possa diventare un potente strumento di sensibilizzazione e prevenzione, capace di portare ogni giorno, ovunque, un messaggio di rispetto e di libertà.


