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Pontassieve, 4 ottobre 2025 – Il Consiglio comunale di Pontassieve ha approvato all’unanimità la mozione presentata da Alessandro Cresci, capogruppo di Alternativa Comune, per ribadire il no alla gestione privata del servizio idrico e difendere l’acqua come bene comune.
Con l’atto approvato, il Consiglio impegna Sindaco e Giunta ad attivarsi, insieme agli altri Comuni della Conferenza territoriale, per chiedere il blocco della gara a doppio oggetto promossa dall’Autorità Idrica Toscana (AIT), che prevede l’ingresso di un socio privato nella gestione del servizio idrico integrato dell’ATO 3 Medio Valdarno.
L’obiettivo indicato nella mozione è quello di avviare il percorso verso un affidamento “in house providing”, cioè totalmente pubblico, in linea con i principi espressi dal referendum del 2011 e con le battaglie per la gestione partecipata e trasparente dell’acqua.
La Rifondazione Comunista di Pontassieve e la Segreteria provinciale di Firenze hanno espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando come questa presa di posizione rappresenti un segnale politico importante:
“Il voto del Consiglio di Pontassieve – affermano – si contrappone con forza al progetto della multiutility regionale che punta ad accorpare la gestione di beni comuni come acqua, rifiuti ed energia, aprendo di fatto alla logica del profitto. Difendere l’acqua pubblica significa difendere un diritto fondamentale e non un interesse economico”.
Con questo voto, anche Pontassieve si unisce ai Comuni toscani che chiedono con forza una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, riaffermando il principio che i beni comuni devono restare fuori dalle logiche di mercato.


