Le strisce blu: chi può non pagarla - www.okmugello.it © N. c.
Hai mai parcheggiato all’interno delle strisce blu? Sicuramente sì, anche perché le nostre città e non solo sono pieni di parcheggi a pagamento, anche per riempire le casse dei singoli comuni.
Ma sapevi che c’è un metodo per poter pagare molto di meno di quanto il pedaggio chiede? O addirittura parcheggiare in modo totalmente gratuito? Se non ci credi, continua a leggere il nostro articolo.
C’è un metodo facile e veloce che ti permette di non pagare più il parcheggio, anche se sei su di una striscia blu. Vediamo insieme.
Addio alle strisce blu del parcheggio
Parcheggiare su di una striscia blu sta diventando, ormai, una vera e propria consuetudine. Ovunque, in ogni città ama anche nei singoli paesi, il vecchio parcheggio nella cosiddetta “striscia bianca” (e quindi gratuito) non lo si trova quasi più. Dappertutto ci sono le strisce blu e con pedaggi di pagamento diversi da zona a zona, da città a città.
Un’ulteriore piccola tassa che si è costretti a pagare per evitare una multa da parte della polizia locale o dell’ausiliare del traffico. Ma sapevi che esiste un metodo per poterlo non pagare più? Sì, c’è una categoria di automobilisti, infatti, che potrà non pagarlo più, anche se parcheggia la propria auto nelle strisce blu.
C’è una modifica alle normative locali che permette di parcheggiare senza pagare un solo euro. Ovviamente, però, solamente per coloro che rientrano in determinati requisiti. Il tutto viene gestito in maniera digitale senza più ticket cartacei e tutto questo accade a Roma. La normativa vigente stabilisce che coloro che possiedono auto ibride possono sostare gratuitamente su tutte le aree con strisce blu gestite da Atac. Nessun permesso più da esporre sul cruscotto.
A Roma si cambia
Qual è la nuova disposizione e cosa deve fare, nel dettaglio, il cittadino che possiede un’auto elettrica? Bisogna registrare online la targa del veicolo attraverso il Sistema Unico Digitale disponibile sul sito di Roma Servizi per la Mobilità. Lo si può fare quanto attraverso lo Spid quanto anche con la Carta d’identità elettronica.

Una volta completata la registrazione la targa del veicolo verrà automaticamente riconosciuta dagli ausiliari del traffico durante i controlli. Lo stesso procedimento vale anche se il veicolo elettrico ha una targa straniera. Tutto questo è stato pensato, da un lato, per indurre i cittadini a pensare ad un possibile acquisto di un’auto elettrica anche per ridurre l’inquinamento, dall’altro anche per risolvere l’annoso problema delle strisce blu e del parcheggio che mai si trova.


