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Due mostre sulla Palestina a Borgo San Lorenzo. Immagini e fumetti per riflettere sulla resistenza

La seconda mostra, “Kufia”, presenta una selezione di fumetti e vignette realizzate negli anni ’80 da celebri autori italiani, tra cui Milo...

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Palestina - manifestazioni Palestina - manifestazioni © Comune Borgo
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A Borgo San Lorenzo, presso i locali del Palazzo Comunale, sono aperte fino al 26 luglio due mostre dedicate alla questione palestinese: “Qui Resteremo” e “Kufia. Matite italiane per la Palestina”. L’iniziativa, promossa in collaborazione con l’associazione Gaza Fuori Fuoco Palestina e la CGIL Mugellana, offre al pubblico un’occasione per riflettere su temi legati alla guerra, alla giustizia e alla pace.

La prima esposizione, “Qui Resteremo”, raccoglie fotografie scattate da fotogiornalisti attivi a Gaza e in Cisgiordania. Le immagini documentano con forza visiva il dramma vissuto quotidianamente dalla popolazione palestinese, tra distruzione, oppressione e resistenza. L’obiettivo è quello di dare voce a un popolo che, nonostante le privazioni e le violenze, continua a lottare per la propria sopravvivenza e dignità.

La seconda mostra, “Kufia”, presenta una selezione di fumetti e vignette realizzate negli anni ’80 da celebri autori italiani, tra cui Milo Manara, Vauro e Andrea Pazienza. Le opere trattano temi universali come il lavoro, i diritti umani, l’economia e la ricerca della pace, restituendo una lettura politica e artistica della situazione palestinese, sempre attuale.

Durante il periodo delle esposizioni, l’accesso sarà libero e gratuito negli orari di apertura del Comune. In parallelo, la Biblioteca comunale dedicherà uno spazio a testi riguardanti la Palestina, offrendo ulteriori strumenti di approfondimento.

Daniele Collini, rappresentante della CGIL Mugellana, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Questo contributo rappresenta un passo verso la pace. La giustizia è condizione imprescindibile per costruire la pace, e per questo è fondamentale conoscere la tragedia vissuta dal popolo palestinese”.

L’associazione Gaza Fuori Fuoco Palestina, promotrice dell’esposizione fotografica, ha evidenziato come il progetto miri a esplorare il ruolo delle immagini nei contesti coloniali contemporanei, denunciando la violenza sistemica contro i fotografi palestinesi: oltre 190 giornalisti uccisi in un solo anno, più di 130 incarcerati, molti dei quali scomparsi.

Le mostre rappresentano un’occasione importante per sensibilizzare il pubblico italiano su una crisi umanitaria e politica che continua a generare sofferenze e a richiedere l’attenzione della comunità internazionale.

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