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Nardella: "non vogliamo lasciare ai fiorentini e alla Fiorentina uno stadio inadeguato e degradato"

L'Assessore Guccione fa chiarezza sui fondi del pnnr.

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Il progetto del nuovo stadio Il progetto del nuovo stadio © ufficio stampa
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“Apprezzo le parole di fiducia e chiarezza di Commisso. Prendiamo atto che il patron della Fiorentina conferma che non intende investire neanche un euro sullo stadio Franchi qualunque sia l’ipotesi progettuale.
Tutti sappiamo che lo stadio Franchi è stato dichiarato monumento di interesse nazionale ed è per questo che è giusto che lo Stato si sia impegnato per finanziarne il recupero.
A questo punto l’unica strada confermata possibile per avere uno stadio di calcio all’altezza di Firenze e dei tifosi è l’investimento pubblico. Noi non vogliamo lasciare ai fiorentini e alla Fiorentina uno stadio inadeguato e degradato.
Condivido la delusione espressa da Commisso per la burocrazia e per una politica nazionale che alimenta la polemica e che non si prende responsabilità, soprattutto oggi, di fronte ad un progetto fatto e una gara appena partita.
Firenze merita uno stadio di livello internazionale. Ieri abbiamo inviato le comunicazioni di conclusione della gara pubblica alle ditte che si sono presentate, per attuare il progetto uscito vincitore dal concorso internazionale, per il quale abbiamo già ricevuto 130 milioni di euro. Il governo si assuma la sua parte di responsabilità trovando una soluzione ai 55 milioni di euro che ci vorrebbero togliere, necessari a completare l’investimento”.


Intanto il Comune di Firenze ha appena fatto un nuovo passo in avanti fondamentale per lo stadio. Nei giorni scorsi sono state inviate le comunicazioni formali alle ditte in gara per presentare offerta, mettendo in visione il progetto.
Entro il 13 giugno le ditte selezionate dovranno inviare l’offerta, avendo il Comune concluso l’approvazione integrale del progetto definitivo previa verifica degli organismi competenti.
Per l’aggiudicazione sarà premiata la qualità; il prezzo varrà solo il 10% dei punti.

Nel frattempo arrivano le specifiche sui fondi Pnnr. "I 55 milioni di euro di fondi del Pnrr negati dalla recente valutazione della commissione Ue erano vincolati al progetto per la riqualificazione dello stadio Franchi. Questo vuol dire che sono persi e non potranno essere destinati ad altri investimenti". Così l'assessore allo sport Cosimo Guccione replica al senatore di FdI Paolo Marcheschi.
"Il sindaco Nardella - ha ricordato l'assessore Guccione - ha già risposto al Ministro Fitto che gli chiedeva di verificare se ci fossero stati altri possibili progetti, di uguale importo, da sostituire con quello previsto della riqualificazione del Franchi. Dall'analisi è risultato che a Firenze le aree che rispettano i vincoli del cosiddetto indice di vulnerabilità sociale e materiale non sono molte perché la maggior parte hanno parametri troppo bassi".
"La nostra città - ha aggiunto - si è già vista assegnare finanziamenti Pnnr per oltre 60 progetti in ambito culturale, scolastico, sociale, trasporti e ambiente per circa 850 milioni di euro su un valore complessivo superiore al miliardo di euro. In generale l'amministrazione comunale ha ottenuto, sulla base di progetti definiti o addirittura immediatamente cantierabili presentati, ingenti finanziamenti statali e comunitari oltre ai fondi Pnrr, che sommati ai finanziamenti comunali conducono al piano di investimenti per oltre 2 miliardi di euro. Questo a testimonianare la progettualità diffusa e soprattutto che le numerose esigenze della città sono garantite da altre risorse".

"Quei fondi - ha spiegato Guccione - non possono essere usati neanche per la ex caserma Lupi di Toscana perché quell’area non rientra nei parametri previsti dal 'piano urbano integrato' (PUI). I criteri per l’assegnazione di un finanziamento ad un progetto di questo tipo discendono dalla decisione del consiglio Ecofin del 13 Luglio 21 e dal decreto legge 152 del 2021. In particolar modo è stato sancito un criterio tassativo da rispettare per l’assegnazione dei finanziamenti dei piani urbani integrati che prevede la possibilità di intervenire solo su aree urbane con indice di vulnerabilità sociale e materiale superiore a 99 o alla media dell’area territoriale. La ex caserma Lupi di Toscana ricade in un'area con un indice pari a 97,8 e quindi non è assolutamente finanziabile. E’ per questo motivo che l’amministrazione comunale ha candidato i progetti di housing ad altri bandi: gli interventi di housing sociale Lupi di Toscana al cosiddetto 'programma innovativo qualità dell’abitare' e gli interventi per di studentati al quinto bando sulla legge 338/2000 per strutture residenziali universitarie, dove il vincolo dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale non era previsto".
"In breve - ha concluso l'assessore allo sport - la nostra verifica ha confermato che non esiste nella nostra competenza alcun intervento che possa rispettare i criteri rigidamente stabiliti dalle norme comunitarie per i PUI. E che, quindi, Firenze ha perso i 55 milioni di PNRR che all'inizio erano stati concessi per la riqualificazione del Franchi. Da qui la necessità di trovare fondi sostitutivi statali".
 

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