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Mugello isolato: automobilisti in trappola tra la Bolognese chiusa e le alternative congestionate

La chiusura della via Bolognese aggrava una situazione già critica: strade alternative congestionate, lavori in corso e tempi di percorrenza raddoppiati

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traffico - coda traffico - coda © Pixabay
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Giornate di passione per gli automobilisti mugellani: la chiusura della via Bolognese a Firenze ha messo in crisi la viabilità dell'intero territorio, già provato da mesi di disagi causati da frane, cantieri e sensi unici alternati. I collegamenti con il capoluogo toscano sono diventati un vero e proprio percorso a ostacoli, con tempi di percorrenza raddoppiati, strade intasate e linee di bus deviate.

Dal 10 giugno 2025, la via Bolognese è stata chiusa al traffico nel tratto tra via di Careggi e via Salviati per lavori di Publiacqua. Nessun veicolo, ad eccezione di quelli di emergenza, può transitare. Si tratta di una delle arterie principali che collega il Mugello a Firenze, usata quotidianamente da pendolari, studenti e lavoratori.

La deviazione ufficiale porta il traffico sulla via Faentina, passando per via Salviati, ma la situazione è critica: code interminabili, tempi lunghissimi e segnaletica insufficiente stanno esasperando gli automobilisti.

Chi prova a evitare la Faentina si ritrova incastrato in un sistema viario secondario già al limite. Le strade alternative — come la SR302, la SP503 e la SP306 — sono in gran parte interessate da lavori in corso o ancora danneggiate dal maltempo dello scorso marzo. In particolare, come segnala  il Notiziario della Città Metropolitana di Firenze, su molte tratte è in vigore il senso unico alternato (SP87, SP107, SR302 Casaglia, SP32, SP503). In altri tratti vi sono divieti per i mezzi pesanti, con deviazioni che complicano ulteriormente il quadro.

 Trasporto pubblico in difficoltà

Anche le linee extraurbane 302A, 307A e 319 hanno subito variazioni: percorsi deviati, tempi di percorrenza aumentati fino a 15 minuti, e disagi per chi deve raggiungere Careggi, Montelungo o il centro di Firenze. L’unica alternativa stabile resta la linea ferroviaria Faentina, che però non può da sola assorbire l’intero traffico pendolare dell’area.

 Notevoli disagi per gli automobilisti

Cresce la frustrazione degli automobilisti che denunciano sempre più spesso notevoli disagi, in particolare quelli che si recano quotidianamente per lavoro a Firenze. 

Il sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, ha chiesto maggiore attenzione alla Regione e alla Città Metropolitana: «Servono investimenti sulla viabilità e sul potenziamento della Faentina, o il Mugello rischia l’isolamento».

Al momento non esiste una data certa per la riapertura della Bolognese. I lavori dureranno almeno fino ad inizio luglio, una seconda fase è poi prevista ma non si sa ancora quali saranno le modifiche alla viabilità in programma. Nel frattempo, si moltiplicano le richieste per interventi rapidi e coordinati, una migliore informazione ai cittadini e un piano straordinario di mobilità.

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Commenti 6
  • Claudio Fabiani

    In ogni articolo parlate dei tempi raddoppiati per arrivare a Firenze da Via Faentina, nessuno che parla dei tempi triplicati per tutti coloro che lavorano a Sesto Campi, Calenzano. Difatti dopo l’immensa coda ci si trova ad essere in piazza delle Cure, non a Careggi, questo è solo l’inizio del calvario per un disgraziato che la mattina alle 8,30 deve andare a Sesto Fiorentino ! Sarebbe bastato riaprire velocemente la Panoramica di Monte Morello, via di Baroncoli o almeno mettere via di CANONICA a senso unico in discesa per tutti ! Ma niente ! Si sceglie sempre di non far niente !

    rispondi a Claudio Fabiani
    lun 16 giugno 07:59
  • Massimo Simonetti

    Buongiorno....ma sapendo, con largo anticipo, dei lavori...non si poteva accelerare e riaprire , Monte Morello. Per chi va verso Firenze nord,Sesto, Campi, Calenzano , sarebbe stata l'alternativa ideale.

    rispondi a Massimo Simonetti
    dom 15 giugno 16:37
  • Silvio Frascati

    Segue dalla precedente Dopo che il nostro territorio ha dato molto in termini di contributi a partire dall'alta velocità, Bilancino, autodromo, variante di valico, discariche abusive come paterno e l'ultima,di qualche mese fa, nell'alto mugello, ecc. ecc.

    rispondi a Silvio Frascati
    sab 14 giugno 22:57
  • Silvio Frascati

    Egregi Signori della Redazione, Scrivo in qualità di cittadino mugellano, nato e residente a Scarperia dal 1958, con una conoscenza del nostro territorio e, in particolare, delle sempre più critiche condizioni della Statale 65. Questa arteria vitale, che per il tempo rappresentava un collegamento fondamentale, versa oggi in uno stato di crescente degrado, aggravato dalla mancata manutenzione e dagli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, con conseguenze potenzialmente irreversibili per la sicurezza e la connettività del Mugello. Mi sorge spontanea una domanda, che credo sia condivisa da molti concittadini: Perché le amministrazioni comunali del Mugello non hanno mai intrapreso un'azione congiunta e decisa per sollecitare la Regione Toscana a investire in modo significativo nella realizzazione di una nuova infrastruttura viaria? Immagino un sistema moderno, sicuro e veloce

    rispondi a Silvio Frascati
    sab 14 giugno 22:55
  • Eugenio

    Inoltri la sua richiesta al ministro delle infrastrutture che ha dirottato i fondi per la viabilità regionale e provinciale a quelli per lo stretto di Messina

    rispondi a Eugenio
    dom 15 giugno 16:07
  • Massimo Cadelo

    In situazioni siffatte, il meno che si possa pretendere dagli enti interessati è cantiere aperto 24 ore su 24. Ma

    rispondi a Massimo Cadelo
    sab 14 giugno 11:33