hamilton okmugello.it © N. c.
Hamilton, il sette volte campione del mondo sta vivendo una stagione logorante in Ferrari. Tra difficoltà tecniche, pressione interna e frustrazione crescente, la pausa estiva potrebbe essere l'ultima occasione per ritrovare serenità.
Il 2025 di Lewis Hamilton non sta andando secondo i piani. Arrivato in Ferrari con l'entusiasmo di una nuova sfida, il campione britannico si è trovato a lottare non solo con gli avversari in pista, ma con una monoposto che sembra non voler parlare la sua stessa lingua. Tra difficoltà tecniche, la costante ombra di Charles Leclerc e un logoramento mentale sempre più evidente, l'episodio dell'Ungheria ha rappresentato quel punto di rottura che molti temevano.
Hamilton e la SF-25: un feeling mai nato
Secondo l'analisi di Ivan Capelli, ex pilota e oggi commentatore di Formula 1, il problema principale è chiaro: Hamilton non riesce ad adattare la SF-25 al suo stile di guida. Una condizione che toglie al pilota quella naturalezza e quell'istinto che, in carriera, lo hanno sempre reso speciale. Il risultato è un circolo vizioso: spingere oltre il limite per compensare, peggiorando però la situazione. Un fenomeno noto come overdrive.

L'aspetto più doloroso? Vedere il compagno di squadra ottenere risultati migliori con la stessa macchina. Per un fuoriclasse abituato a fare la differenza, è un colpo psicologico difficile da assorbire. Il culmine di questa tensione è arrivato durante le qualifiche del GP d'Ungheria. Hamilton, esasperato, ha lasciato intendere che la Ferrari avrebbe dovuto sostituirlo. Parole forti, che però come spiega Capelli non erano da prendere alla lettera: frutto della stanchezza mentale accumulata e di tredici weekend consecutivi passati a rincorrere soluzioni mai trovate.
La frase, però, è stata sufficiente per fotografare lo stato d'animo del britannico ovvero entusiasmo il giovedì, progressivo spegnimento il sabato e la domenica. Un ciclo emotivo devastante, ripetuto gara dopo gara. Molti hanno ipotizzato che la principale difficoltà di Hamilton fosse la fase di frenata, ma Capelli chiarisce: la questione è più complessa. La SF-25 soffre di comportamenti imprevedibili, passando senza motivo apparente da sottosterzo a sovrasterzo. Charles Leclerc riesce a mascherare i difetti trovando comunque prestazioni, mentre Hamilton ha bisogno di stabilità e progressione costante per rendere al meglio.
Nonostante la situazione, c'è un orizzonte temporale che potrebbe dare nuova linfa a Hamilton cioè il 2026. Con il cambio regolamentare, l'introduzione delle power unit di nuova generazione e il carburante sintetico al 100%, le carte si rimescoleranno per tutti. Per il britannico, potrebbe essere la possibilità di ripartire da zero, un patto che Ferrari riesca a mettere in pista un progetto competitivo.
La pausa estiva potrebbe rappresentare una boccata d'ossigeno. Ricaricare le energie mentali e fisiche sarà fondamentale per affrontare la seconda parte di stagione. Ma il tempo stringe, se il feeling con la SF-25 non arriverà, il rischio è di trascorrere un altro anno in salita, con l'unico faro acceso su un 2026 ancora lontano.
Per ora, la “mazzata” psicologica dell'Ungheria resta lì, come monitorato. Perché anche i campioni più grandi, senza il mezzo giusto, possono trovarsi a essere passeggeri della propria macchina.


