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"Mai più Formula 1": terremoto Verstappen

Max Verstappen fa un annuncio che gela tutta la Formula 1: non correrà più

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"Mai più Formula 1": terremoto Verstappen "Mai più Formula 1": terremoto Verstappen © Instagram Max Verstappen
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È il campione del mondo in carica, l'unico che può raggiungere Michael Schumacher per il record di vittorie iridate con la stessa scuderia (è a quattro, Schumi è arrivato a cinque), ma anche il personaggio che con la Formula 1 non va certo d'accordo. 

Max Vertappen è così, prendere o lasciare: dei 'doveri' da pilota di punta farebbe volentieri a meno e lo ha dimostrato disertando l'anteprima del film 'F1 The Movie', preferendo alle passerelle newyorkesi la pista di Spa-Francorchamps dove si è cimentato con alcuni test con una GT3. La dimostrazione che l'olandese non mente certo quando racconta del 'peso' di essere un pilota di Formula 1 e del suo desiderio di esplorare anche altri mondi del motorsport, come appunto può essere l'Endurance. 

Ovviamente si parla di un futuro lontano, anche se nei mesi scorsi si è anche parlato di un suo possibile addio a fine stagione: voci senza conferme e che difficilmente potranno mai averne a stretto giro. Intanto però Verstappen alza la voce e lo dice chiaramente: "Mai più in F1". 

Verstappen e l'addio alla F1: "Troppo pericoloso"

Il riferimento non è alla sua carriera di pilota, ma ad un tracciato storico: il Nordschleife. Da anni non si corre più in F1 su questo circuito e difficilmente si potrà tornare a farlo in futuro, salvo modifiche sostanziali. 

Max VerstappenLo dice in maniera chiara Verstappen: "Credo che con le attuali monoposto di F1, non sarà possibile tornare al Nordschleife. Con una GT3 la velocità è più contenuta e resta fattibile. Ogni tanto vedo qualche filmato d'epoca con la F1 su questo tracciato, ma è evidente che era molto diverso". Da qui, la sentenza netta da parte di Max Verstappen: "Una cosa è certa: la Formula 1 non tornerà mai più lì. È diventato troppo pericoloso”.

Verstappen ha poi allargato il discorso al calendario di F1 e all'introduzione di nuovi tracciati al posto di quelli storici: "L'augurio è che possa svilupparsi una cultura del motorsport in paesi entrati di recente nel calendario, ma se fosse per me imposterei la cosa in maniera diversa". L'olandese è il sostenitore di un calendario meno impegnativo, con un numero minore di gare e con la conferma di tracciati storici: "Ci sono circuiti che meritano uno status speciale e che dovrebbero far parte del calendario ogni anno, per il loro valore sportivo. Mi riferisco a Spa, Zandvoort, Silverstone, Imola, Suzuka e Interlagos". Non il Nordschleife che per la F1 è ormai troppo pericoloso.