Loris Pinzani. Il rapporto con i figli oggi © n.c.
Il tema del rapporto con i figli ha mutato aspetto in modo sostanziale negli ultimi 20 anni. Mentre prima era incentrato su una relazione di tipo direttivo da parte dei genitori, ai giorni nostri sta avendo una connotazione di tipo paritario. Ci troviamo di fronte ad una relazione caratterizzata da una minore autorità genitoriale ed una maggiore autonomia dei figli ai quali la famiglia e (quindi) la società attribuiscono e riconoscono una identità individuale, inimmaginabile fino a pochi anni prima. Naturalmente ogni mutazione sociale in grado di sviluppare la consapevolezza è necessaria ed opportuna, per cui rappresenta una conquista collettiva. Tuttavia in parallelo esiste un aspetto che presenta difficoltà ossia l'incertezza a cui va incontro l'individuo in crescita. Questa è la differenza tra essere genitori autoritari oppure autorevoli. Mentre in passato erano molto frequenti i primi, oggi sono necessari i secondi. Un genitore autorevole in pratica è colui che si è guadagnata l'attenzione della prole, che viene ascoltato in quanto presente, premuroso ed attento. È un genitore che è "affidabile" agli occhi del figlio dal momento che mostra con fatti e non solo parole un modo di comportarsi coerente con una impostazione di vita equilibrata. Questo non saltuariamente ma tutti i giorni ed in ogni circostanza. Più si è vicini a questa impostazione e maggiore è l'autorevolezza che si ritiene essere punto cardine dell'attività educativa. Quale sia il processo educativo corretto non era semplice da individuare decenni or sono così come è complesso rintracciare oggi. Resta il fatto che in passato un genitore aggressivo o comunque inefficace rendeva i figli forse ubbidienti ma fragili e la stessa cosa avviene oggi con genitori stanchi da un ritmo di vita incalzante e resi fragili dalle molte sfaccettature della società e della vita attuale. In sostanza potremmo dire che il modo migliore per educare è quello di stare con i figli non con l'intenzione di imporre o di consentire a prescindere, ma con l'impegno di spiegare la realtà non solo a lui ma a sé stessi. Non abbiamo una verità solo da tramandare, ma piuttosto una vita da scoprire insieme.


