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Londa, allarme eolico: proposto mega impianto ai confini del Parco Nazionale Foreste Casentinesi

La Coalizione TESS chiede trasparenza sul progetto di Hergo Renewables e denuncia il rischio di degrado ambientale e turistico.

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Londa Croce a Mori Londa Croce a Mori © N. c.
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Un nuovo impianto industriale mega eolico proposto dalla Società Hergo Renewables incombe sul Comune di Londa: Londa, niente meno che Porta di accesso al Parco Nazionale Foreste Casentinesi e Montagna Fiorentina insieme al Comune di San Godenzo! La Coalizione ambientale TESS, 130 Associazioni e Comitati, tra cui i Comitati riuniti del Mugello Valdisieve, ha chiesto il 26 agosto al Sindaco di Londa, Tommaso Cuoretti, un Incontro informativo e un’assemblea pubblica per confrontarsi con la cittadinanza in merito al progetto.

Il 28 agosto il Sindaco con un post sulla pagina del Comune ha informato la popolazione dell’esistenza di un progetto di impianto industriale eolico nel Comune di Londa. Il 9 settembre il Sindaco ha risposto alla Coalizione ambientale Tess comunicando che sarebbe stata indetta prossimamente un’Assemblea pubblica con la cittadinanza per esporre il progetto. Al primo ottobre non sono ancora pervenuti da parte del Sindaco la data e il luogo dell’Assemblea pubblica. 

La Coalizione ambientale TESS chiede che si informi la  popolazione riguardo al  Progetto prima che si addivenga a decisioni, dato che il progetto sta seguendo il suo normale iter e il confronto aperto con la cittadinanza è importante e necessario. Il silenzio del Sindaco dalla primavera ad oggi allarma la popolazione, preoccupa tutti coloro che hanno a cuore la vocazione naturalistica, economica e turistica del Comune di Londa, che non merita di essere svalutata, degradata o sottoposta ad espropri. 

Il 20 settembre scorso, appena 10 giorni fa, la Coalizione ambientale TESS ha organizzato un Convegno a Castagno d’Andrea, San Godenzo, FI, sulle criticità dell’eolico sull’Appennino che ha avuto risonanza mediatica e grande partecipazione di pubblico, con la presenza di noti relatori esperti di biodiversità, di boschi, di acqua, sentieristica e dissesto idrogeologico.

La materia è quanto mai attuale e complessa. Se i territori andranno incontro a destinazione industriale, le modifiche saranno irreversibili e irripristinabili. 

Interessante osservare poi come si sia scelto per la presentazione della documentazione del progetto proprio il mese di agosto a uffici in genere sottodimensionati per il personale in ferie, documentazione la cui presa di visione richiede operazione complessa tempo e impiego di numerose e specifiche competenze per segnalare le parti incomplete o mancanti. 

Entro un mese e mezzo al Comune di Londa, interessato al posizionamento delle torri eoliche, e a tutte le Amministrazioni coinvolte, arriveranno le integrazioni al Progetto su cui esprimere parere tecnico giuridico. Un passaggio fondamentale prima della pubblicazione progetto da parte della Regione Toscana. L’iter prevede infatti dopo pochi mesi la pubblicazione del Progetto sul sito della Regione Toscana e la possibilità di fare osservazioni in uno spazio circoscritto a soli 30 giorni.  

A tutt’oggi la popolazione del Comune di Londa, non sa nulla del Progetto di impianto industriale eolico denominato Londa, tranne forse che alle bollette dei residenti del Comune di Londa non porterà alcuna riduzione o beneficio immettendo con cavidotto l’elettricità nella rete nazionale, come si legge nei commenti al post sulla pagina del Comune e che le compensazioni, che non hanno il carattere di obbligatorietà delle royalties, non potranno mai in nessun caso compensare la qualità naturalistica dei confini del Parco Nazionale declassati e degradati per sempre a siti industriali, soggetti a implementazione numerica delle torri eoliche sia in estensione che in altezza.  Nessuno leverà mai più le ampie basi di cemento, le fondazioni di ferro e acciaio, i macropali che penetrano in profondità  i crinali per reggere l’enorme peso di torri eoliche che impattano visivamente su decine di Comuni anche lontanissimi.

La Coalizione ambientale TESS ritiene che Londa, Comune del Parco Nazionale, non meriti, per le sue caratteristiche uniche di paesaggio e pregio naturalistico, la svalutazione di immobili, attività e produzioni e gli espropri obbligati per pubblica utilità, il taglio di ettari di foreste che tali impianti industriali implicano nei territori e che hanno ricadute negative in termini di bellezza, salute, economia locale e benessere sulle  comunità che li abitano e li hanno scelti per la qualità degli ecosistemi naturali, delle produzioni locali, dei boschi, e dei sentieri che attirano turismo e costituiscono le reali  condizioni per ogni possibile sviluppo futuro del Comune.

Le alternative al degrado industriale dei confini del Parco nel territorio del Comune di Londa esistono, sono tutte rinnovabili, sostenibili e senza consumo di suolo, realizzabili da subito attraverso la costituzione di Comunità Energetica Rinnovabile senza soggetti di profitto, in forma Cooperativa e Associativa, dove tutti contano uno e concorrono democraticamente alla pari in merito alle scelte da esercitare in modo etico e solidale senza lucro e senza speculazione.

Coalizione ambientale TESS
Transizione Energetica Senza Speculazione. 

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