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L'associazione amici di Israele replica al Cardinale Lojudice

​​​​​​​L’alto prelato, infatti, nel corso di una articolata intervista alla stampa ha dichiarato che il Governo Israeliano è “scellerato”.

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Kishore Bombaci Kishore Bombaci © KB
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L’Associazione Amici di Israele di Firenze legge con stupore e sconcerto quanto dichiarato dal Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Presidente della Conferenza Episcopale Toscana.
L’alto prelato, infatti, nel corso di una articolata intervista alla stampa ha dichiarato che il Governo Israeliano è “scellerato” e, nella operazione militare contro Hamas, sta facendo come Erode nella caccia a Gesù, uccidendo “tutti i bambini”.

"Al netto della valenza simbolica (la cui veridicità storica è oggetto di dibattito fra gli esperti) dell’episodio narrato dal Vangelo, colpisce l’utilizzo di questo paragone che sembra richiamare posizioni della Chiesa Cattolica antiche e certamente superate dalla Enciclica Nostra Aetate – afferma Kishore Bombaci, Presidente dell’Associazione.
"Crediamo francamente che strumentalizzare il Testo Sacro in chiave politica non giovi al raggiungimento della pace ed anzi si corre il rischio di identificare il Governo Israeliano e gli ebrei come genocidi di bambini (la dizione “tutti i bambini” è palesemente lontana dal vero, peraltro); circostanza completamente destituita di fondamento ma che si allinea con la narrazione imperante nelle parti più estremistiche della nostra società.

Il pensiero e le parole del Cardinale Lojudice,– continua Bombaci – al netto delle intenzioni animate da buoni propositi, potrebbero venir strumentalizzate da una propaganda pro palestinese ormai martellante che, come dimostrano gli episodi di Pisa e di Torino, provoca danni inenarrabili e alimenta il virus nefasto dell’antisemitismo contro cui è necessario combattere strenuamente; soprattutto per chi ha fede e riconosce il ruolo imprescindibile dell’ebraismo e del cristianesimo nella costruzione delle moderne società democratiche.

Colpisce anche la “sacralizzazione” della c.d. Flottilla che viene descritta come una missione evangelica, per dare da mangiare agli affamati e da bere agli assetati, ma in cui, tuttavia, si omette ogni riferimento agli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas verso le cui sofferenze non viene spesa alcuna parola, né dalla Flottilla né, purtroppo, dal Cardinal Lojudice.
Vorremmo
– conclude Bombaci – invitare quest’ultimo a una riflessione globale sulla situazione attuale a Gaza, comprensiva anche delle sofferenze di chi ancora da più di 700 giorni si trova nei tunnel scavati da Hamas e nel ricordo di quei bambini trucidati il 7 Ottobre, la cui sola “colpa” era quella di essere ebrei.
Nel condivisibile e condiviso anelito alla pace che traspare dalle parole del Cardinal Lojudice, va
ricordato che la verità è il primo strumento di pace."

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