Impruneta © comune di Impruneta
A Impruneta, piccolo borgo alle porte di Firenze noto per la sua tradizione ceramica, il 21 e 22 giugno 2025 si accende uno schermo speciale. È quello della prima edizione dell’Impruneta Film Festival, che trova casa nella storica Fornace Agresti, trasformata per l’occasione in uno spazio di incontro tra immagini, racconti e partecipazione. Un evento culturale che non si limita alla semplice visione di film, ma che si propone come un vero e proprio laboratorio di comunità, dove il cinema diventa un mezzo per esplorare nuove visioni e linguaggi, mettendo in dialogo generazioni diverse, esperienze artistiche e sensibilità contemporanee.
Il programma si sviluppa lungo due giornate fitte di appuntamenti: proiezioni, laboratori, workshop e dibattiti pensati per coinvolgere un pubblico ampio, dai bambini agli adulti, dagli appassionati ai semplici curiosi.
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Si parte sabato 21 giugno, con l’apertura del festival alle ore 15:00, seguita subito dopo da laboratori ludico-creativi per i più piccoli. Dedicati ai bambini dai 4 ai 10 anni, questi momenti sono pensati per avvicinare i più giovani al mondo delle storie e dei personaggi, attraverso il gioco e la narrazione.
Alle 18:00 è prevista la prima proiezione: “Anime Galleggianti” di Maria Giménez Cavallo, un film poetico che rilegge in chiave visiva le Metamorfosi di Ovidio, tessendo un intreccio tra mito, natura e trasformazione. Subito dopo, alle 19:30, il pubblico avrà l’opportunità di confrontarsi con la regista in un dibattito aperto.
La serata prosegue alle 20:00 con “Aspettando la Bardot”, opera del regista Marco Cervelli. Si tratta di una commedia teatrale che si muove sul filo dell’assurdo, fondendo linguaggio scenico e vita quotidiana in un gioco continuo tra realtà e finzione. A chiudere la giornata, alle 21:30, un nuovo incontro con il regista e altri ospiti, per approfondire contenuti e riflessioni.
La giornata di domenica 22 giugno si apre alle 15:30 con una rassegna di cortometraggi, una selezione di brevi opere di autori emergenti che raccontano il cinema giovane e indipendente italiano. A seguire, alle 16:30, spazio alla pratica con un workshop di produzione cinematografica rivolto a ragazzi e adulti. Un laboratorio che spiega le basi della narrazione audiovisiva, esplorando le figure professionali del set e le fasi della creazione di un film: dal concept al pitch.
Alle 18:30 verrà proiettato “Cuore Nero” di Paola Ortolani, un documentario che racconta l’esperienza teatrale dei detenuti della casa di reclusione di Arienzo. Un racconto potente e umano, che si inserisce nel filone del cinema sociale, capace di indagare l’animo umano e i margini della società. Anche in questo caso, al termine della proiezione, seguirà un confronto con la regista, previsto per le 19:30.
La chiusura del festival è fissata alle 21:00, con un momento di saluto collettivo, che vuole essere anche un invito a costruire insieme le future edizioni di un progetto che punta a radicarsi nel territorio.
L’Impruneta Film Festival nasce grazie alla direzione artistica di Silvia Cadoni, all’organizzazione curata da Antonio Messino e alla responsabilità tecnica di Alessio Attardi. Tre figure professionali che, con competenze diverse, hanno dato forma a un evento capace di unire arte, educazione e partecipazione culturale.
L’iniziativa gode anche del sostegno delle istituzioni locali. Il sindaco Riccardo Lazzerini e il consigliere delegato Andrea Vitali sottolineano l’importanza di un festival come questo per il territorio, che si conferma un luogo fertile per accogliere esperienze culturali innovative e inclusive.
L’Impruneta Film Festival si presenta dunque come una scommessa vinta, un nuovo modo di fare cultura locale che non rinuncia all’ambizione di dialogare con il mondo. Un esempio di come il cinema possa ancora essere uno strumento potente per raccontare, capire e condividere.


