Il Mugello piange due figli. Folla a Borgo per i funerali dei ragazzi morti sull'A1 © n.c.
Borgo San Lorenzo non era la stessa questa mattina. Non era la stessa nonostante il giorno di mercato; e la vita che tentava di scorrere ugualmente.
Ma nulla poteva essere lo stesso; non potrà mai più essere lo stesso. E lo capivi già prima delle 10 di mattina. Guardando i gruppi di ragazzi davanti al Caffè dove si ritrovavano ogni sera. Lo capivi guardando i tanti occhiali scuri; che nascondevano occhi gonfi e smarriti. Borgo San Lorenzo, Scarperia e Vicchio per salutare i giovani mugellani hanno proclamato il lutto cittadino; saracinesche abbassate e scuole chiuse.
Ma non sarà più lo stesso da quella maledetta notte di sabato sera. Con Daniele e Martina se ne è andato Gaetano; la cui salma ha già lasciato il Mugello alla volta della natia Sicilia e di Gela.
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E nella Chiesa, stracolma e gremita, hanno concelebrato il pievano, Don Maurizio Tagliaferri, insieme ai sacerdoti di Vicchio (Don Giuliano Landini ed il cappellano Don Soave) e Scarperia (Don Simone Banchini, con Padre Mario del Convento dei Cappuccini di San Carlo). Tutti hanno voluto essere presenti per testimoniare la loro vicinanza alle famiglie.
Fuori, ad organizzare e dirottare il traffico c'erano Vigili Urbani, Guardia di Finanza. Tutto il paese si era riunito per dare l'ultimo abbraccio a questi suoi figli. Letto anche un messaggio del Cardinale di Firenze, Giuseppe Betori.
Appassionata e commevente l'Omelia, tenuta dal Pievano di Borgo San Lorenzo, Don Maurizio. "Non esiste - ha detto - in Italiano una parola per descrivere la condizione di chi perde un figlio. Esiste per chi perde marito o moglie (vedovo o vedova), esiste la parola Orfano per chi perde i genitori in tenera età. Ma non esiste una parola per chi perde un figlio. Per questo - ha detto - occorre stare vicini a queste famiglie; anche nei prossimi giorni"
Don Maurizio ha poi rivolto un accorato appello ai giovani, tramite le parole dell'Inno alla Vita di Madre Teresa. "Vedete - ha detto - come le nostre azioni - hanno sempre delle conseguenze gravi su chi ci sta intorno. Facciamo in modo - ha concluso - che la nostra condotta non porti più dolore".
Ed infine il ricordo di una mamma e del suo altruismo: la mamma di uno dei ragazzi coinvolti nel tragico incidente. Che, parlando con il sacederdote, si è preoccupata delle condizioni degli altri genitori. Altrusimo nella tragedia, che può e deve essere di esempio per tutti noi. Noi che possiamo uscire da quella Chiesa e tornare alla vita di tutti i giorni.
Dopo una assoluta compostezza, le centinaia e centinaia di persone che attendevano sulla strada e sulla piazza antistante la Pieve, la partenza dei carri funebri per i rispettivi paesi, si sono sciolte in un lungo e commovente applauso. È stato l’unico momento in cui tutti hannop voluto testimoniare la loro presenza. Un giorno, questo martedì 28 febbraio dell’anno 2012, che non sarà facilmente dimenticato.
N.d.R. e A.G.
Per completezza, in Chiesa erano presenti anche le autorità amministrative e militari e fra questi il sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini, il sindaco dei Vicchio di Mugello Roberto Izzo, il sindaco di Scarperia Federico Ignesti, insieme ad alcuni assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza, l’assessore alla Provincia Sonia Spacchini, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Lanfranco Disibio, il Maresciallo Fulvio Gagliardo, il Maresciallo Marco Ferretti, i Marescialli comandanti delle Stazioni dei carabinieri di Scarperia Danilo Ceccarelli e Vicchio Maurizio Cataldo di Vicchio, il Maresciallo Emanuele Vincenzo Della Guardia di Finanza il Vice comandante dei della Polizia Municipale Bambi, quindi alcune associazioni fra cui la Confraternita di Miusericordia e tante altre persone, che hanno voluto essere presenti per testimoniare la loro vicinanza alle famiglie
Foto OK!Mugello e Aldo Giovannini


