I misteri del vecchio Borgo © n.c.
(ritardata per motivi tecnici). Se i bambini con i loro genitori si divertivano tutti mascherati per la ricorrenza di Halloween (venerdi 31 ottobre 2014), un nutrito gruppi di amici di “seconda età”(!), suddivisi in tre gruppi abbastanza numerosi, si sono dilettati ad inseguire “l’idea”, balenata dal Teatro Idea di Borgo San Lorenzo diretto da Vieri Chini con la fattiva collaborazione di Marilisa Cantini (il ricavato infatti è andato per il finanziamento dell’Organo “Stefanini 1696”), quella cioè di andare a riscoprire fatti e misfatti, fra delitti, suicidi e tragedie, che sono accaduti veramente e realmente tanti anni orsono, segnatamente nella seconda metà dell’800 e i primi del ‘900, nei meandri antichi del vecchio e poco conosciuto Borgo. Scelti e selezionati gli articoli di “nera” come si dice in gergo giornalistico dell’epoca, dal leggendario “Messaggero del Mugello”, gli attori del Teatro Idea hanno preso per mano i gruppi presenti portandoli, in tre mandate, in luoghi che ancora non hanno perso il fascino dell’antico, del misterioso, della paura, del timore, del buio, delle tenebre, il tutto labilmente rischiarato da un flebile lumicino delle candele. Infatti la prima tappa ad ascoltare il ….morto di turno, dopo il vicolo di Sant’Omobono che in tre non ci si passa, era il Vicolo della Morte ( attuale vicolo di Castelvecchio), proprio nel punto dove fra il 1820 e il 1840 era ubicato il primo cimitero, con tanto di cappella mortuaria, di Borgo San Lorenzo. Seconda tappa nel castelluccio dietro piazza del Poggio, un luogo che tantissimi borghigiani ci sono passati fra il si e il no un paio di volte nella loro vita, ma splendido nella sua architettura medievale, e quì il secondo morto ammazzato. Ancora avanti ed eccoci alla terza tappa in cima al vicolo Manino proprio sotto la trecentesca torre di guardia detta appunto di Manino; ancora avanti in via San Martino (due tappe) sotto le mura del Monastero di Santa Caterina, per entrare poi sotto la volta del vicolo di via Porciaia (due tappe), attuale via Pasquino Corso per giungere nella piazzetta della Fogna (attuale piazzetta Romagnoli), dove, come finale, veniva cantata la nenia, “tu devi morire…tu devi morire”!! Finalmente tutti nel chiostro all’interno dell’antico ristorante “Gli Artisti” (ha proposito un componente di questa famiglia che ha condotto la trattoria per oltre cento anni, si buttò in Sieve a fine ‘800 e lo ritrovarono al Ponteavicchio), dove i titolari hanno offerto un brindisi con un buon prosecco. Una serata davvero particolare. Le letture nel vicolo del Castelluccio Vieri Chini regista ed attore sotto la volta di via Pasquino Corso, già via Porciaia Patrizia Manfriani sempre in via Pasquino Corso. (Foto cronaca di A.Giovannini)


