Giogo di Corella frana © Coalizione Ambientale TESS
Nel cuore dell’Appennino mugellano, nei pressi del Monte Giogo di Villore, si è verificato un nuovo dissesto idrogeologico lungo il Sentiero 00, in corrispondenza del crinale tra il Monte Peschiena e il Giogo di Corella. La frana è stata causata dai lavori di scavo e deforestazione per la realizzazione della pista di cantiere destinata al trasporto delle pale eoliche dell’impianto industriale in costruzione. L’evento franoso ha interessato un tratto delicato del territorio, con particolare preoccupazione per la vicinanza delle condotte del gasdotto SNAM, parzialmente interrate lungo il crinale.
Secondo quanto segnalato dal Comitato Tutela Crinale Mugellano e dalla Coalizione Ambientale TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione), la frana ha superato i limiti del corridoio già deforestato, coinvolgendo anche aree boschive non previste per l’abbattimento. Ciò ha sollevato gravi interrogativi sulla stabilità dell’intera area, già fortemente provata dagli eventi alluvionali del marzo scorso, quando la Sieve e numerosi torrenti tracimarono provocando danni estesi a infrastrutture, abitazioni e attività economiche.
L’Appennino mugellano si conferma un territorio fragile, dove la combinazione tra disboscamento, scavi e alterazioni morfologiche può causare gravi conseguenze a valle. La recente dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale da parte del Governo testimonia l’estrema vulnerabilità dell’area. In questo contesto, il Comitato richiama l’attenzione sulla necessità di rispettare i vincoli paesaggistici e ambientali previsti dal Piano di Indirizzo Territoriale, che vieta modifiche strutturali ai crinali proprio per prevenirne l’instabilità.
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La denuncia si fonda anche su una riflessione storica: già nel 1559, Cosimo I de’ Medici aveva emanato un divieto di abbattimento degli alberi entro un miglio dalle cime per scongiurare effetti disastrosi a valle. La storia, dunque, offre esempi di lungimiranza oggi spesso ignorati.
Il Comitato Crinali Liberi e la Coalizione TESS chiedono la sospensione immediata dei lavori per l’impianto eolico industriale Monte Giogo di Villore, in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato. L’obiettivo è evitare la compromissione definitiva della Rete escursionistica nazionale ed europea per oltre 14 km, nonché la degradazione irreversibile di un ecosistema montano di alto valore ambientale, culturale e paesaggistico.


