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Ferrovie, troppi ritardi e cancellazioni. Sindaci del Valdarno fiorentino uniti per i pendolari: lettera all'Assessore regionale Baccelli. "Serve un incontro"

I tre Comuni hanno scritto una lettera all’assessore ai trasporti Baccelli per organizzare un tavolo per affrontare i continui disagi sulla linea Arezzo-Firenze

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Treni cancellati, ritardi, scioperi, interruzioni delle linee. Sono i principali e cronici disagi affrontati quotidianamente dalla gran parte dei pendolari che viaggiano sulla linea ferroviaria Arezzo-Firenze. Disagi che costantemente vengono segnalati da molti cittadini, in particolare quelli del Comitato Pendolari Valdarno, a Sindaci e assessori dei Comuni di Figline e Incisa ValdarnoReggello e Rignano sull’Arno, i quali sono da sempre attivi nei confronti della Regione per chiedere risposte e hanno quindi deciso di chiedere all’assessore regionale Stefano Baccelli un incontro per affrontare queste problematiche ormai annose e aprire un tavolo permanente di monitoraggio sui trasporti in Valdarno.

Sono molti, infatti, i cittadini dei tre comuni che ogni giorno, per studio o per lavoro, utilizzano la linea Arezzo-Firenze verso i due capoluoghi, generando un intenso flusso pendolare, a fronte di un servizio ferroviario spesso deficitario per le esigenze dei pendolari stessi, i quali nella gran parte dei casi, per la natura degli abbonamenti acquistati a seconda delle proprie necessità, non possono accedere a eventuali rimborsi. È ad esempio il caso di molti studenti o lavoratori stagionali, per i quali non esistono tipologie intermedie di abbonamento ferroviario, oltre a quello mensile e a quello annuale.

Anche questo sarà quindi uno degli argomenti di discussione che i tre comuni hanno intenzione di affrontare, non solo con l’assessore Baccelli ma soprattutto con i referenti regionali di RFI e Trenitalia, dei quali è stata espressamente richiesta la presenza allo stesso Baccelli.

“È arrivato il momento che gli enti superiori ascoltino davvero le richieste che arrivano dai nostri cittadini e dai territori – commenta l’assessora di Figline e Incisa Valdarno Elena Cencetti –.disagi a cui sono sottoposti i pendolari sono quotidiani e insostenibili. Le criticità riguardo alla mobilità del nostro territorio anche attraverso la mia esperienza decennale come utente, ma non solo, sono una priorità per l'amministrazione ed è necessario che sia arrivato un tavolo di monitoraggio con la Regione Toscana. Per studio uno dei miei primi atti, appena insediata, è stato quello di confrontarmi su questo tema, prima con la sindaca e la giunta e successivamente con le amministrazioni dei comuni Rignano e Reggello. Ho trovato assolutamente tutti concordi e collaborativi ad intraprendere questo primo passo per farci portatori di un disagio quotidiano, che affligge la vita di molti nostri compaesani del Valdarno Fiorentino”.

“L'importanza della mobilità sostenibile oggi è una priorità più che mai – aggiunge l’assessora ai Trasporti di Reggello, Adele Bartolini,ma per incentivare il trasporto pubblico, soprattutto quello su ferro, è necessario che i servizi siano all'altezza delle esigenze dei cittadini. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante coinvolgere la Regione Toscana, affinché sia nostra alleata nel pretendere l'adeguatezza del servizio, così da restituire dignità a tutti i nostri pendolari”.

“A seguito di tantissimi disagi e segnalazioni dei nostri concittadini, spiega l’assessora a Mobilità e trasporto pubblico locale di Rignano sull’Arno, Silvia Meli, – sentiamo la necessità e il dovere di affrontare e, laddove possibile, cercare di risolvere queste problematiche. Negli anni, la situazione ha evidenziato tutte le falle della linea Arezzo-Firenze, una situazione insostenibile per la quale, insieme agli altri comuni, abbiamo chiesto questo incontro all’assessore Baccelli, perché venga finalmente aperto un tavolo permanente di monitoraggio del trasporto in Valdarno. Le nostre amministrazioni sono assolutamente consapevoli che ci sono mille motivi per invitare i cittadini a utilizzare il trasporto pubblico e per incentivarlo, ma bisogna mettere anche i cittadini stessi nelle condizioni di poterlo utilizzare, fornendo loro un servizio che funzioni”.

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