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Eccidio di Castagno d'Andrea, doppio appuntamento per la storica commemorazione

Conoscete la sua storia?

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Commorazione dell’eccidio di Castagno d’Andrea in una vecchia edizione Commorazione dell’eccidio di Castagno d’Andrea in una vecchia edizione © Ok!Valdisieve
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Domani giovedì 13 aprile e domenica 16 aprile nella frazione di Castano d’Andrea si svolgerà l’annuale cerimonia in ricordo del triste evento del 13 aprile 1944: l'eccidio di Castagno d'Andrea.

Alle ore 15.00 di domani, il ritrovo in via delle Prata, davanti al civico 53, luogo di un eccidio. A seguire: momenti di ricordo delle sanguinose giornate del 13 e 14 aprile 1944 con la partecipazione dell’Amministrazione di San Godenzo e del parroco di Castagno d’Andrea, Don Bruno Brezzi.

Previsto, invece, per domenica 16 aprile alle ore 11.00 il ritrovo dei Gonfaloni delle Autorità e delle Associazioni davanti alla Chiesa di San Martino a Castagno. Alle ore 11.30 si terrà la Santa Messa in memoria delle sette vittime del paese; alle ore 12.15 momento commemorativo davanti alla Campana della Pace. Durante la cerimonia interverranno Cleto Zanetti, Presidente A.N.C.; Emanuele Piani Sindaco di San Godenzo, Maria Federica Giuliani Assessore alla cultura della Memoria del Comune di Firenze. Al termine si terrà la cerimonia di deposizione delle corone. Sarà presente il Gonfalone della Città di Firenze, decorato con medaglia d’oro al valor militare scortato dalla Famiglia di Palazzo e chiarine.

Un episodio triste quello del 13 aprile 1944 della storia di Castagno, di San Godenzo e di tutto il Paese, commemorato da anni nel Comune per non dimenticare le barbarie subite durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale.

“Da una decina d’anni il Comune di San Godenzo, insieme all’Associazione Carabinieri in Congedo, ricorda le sette vittime civili, uccise barbaramente dalla follia della guerra- spiega Cleto Zanetti

"La vicenda dell’eccidio di Castagno d’Andrea è stata taciuta per molto tempo. “L’Associazione dei Carabinieri in Congedo di San Godenzo, insieme all’Amministrazione Comunale e al parroco di Castagno d’Andrea, Don Bruno, ha riaperto la possibilità di celebrare questo triste giorno dal 2009”- continua Zanetti. “La rievocazione, è nata con gesti semplici: una messa in ricordo delle vittime, una corona di fiori nei quattro punti del paese dove sono state compiute le stragi”.

“Nel 2006 abbiamo ricevuto la Medaglia d’Argento al Valor Civile per il nostro Gonfalone direttamente dal Presidente della Repubblica. E’ nostro interesse mantenere vivo il ricordo di questo triste evento celebrando la cerimonia ogni anno”, conclude Cleto Zanetti.

La storia dell'Eccidio

In quel giorno, gli abitanti furono fatti uscire a forza dalle loro case. Castagno contava circa 800 abitanti. Le truppe nazifasciste provenienti da Pontassieve erano dirette verso il Monte Falterona, covo, come tutto l’Appennino, di partigiani fuggiaschi. L’arrivo delle truppe germaniche in paese fu a suon di bombe e mitragliatrici, per portare tutti i civili negli edifici dirimpetto all’attuale Circolino Arci, ai tempi sede della scuola.

Lì, furono smistati tra uomini e donne. Furono interrogati. Chi non riuscì ad uscire subito o tentò di scappare trovò la morte. Fu così che fu uccisa una famiglia intera, quella di Baldoni Fidalma, Francesco, e Giuseppina che insieme a Ringressi Caterina cercarono di scappare dalle Prata dove si trovava la loro casa prendendo un viottolo in direzione Casale. Oppure Balli Gino, contadino che abitava nella zona di Serignana che uscì per il forte rumore e rimase colpito da una granata. Ancora più crudele fu la morte di Innocenti Elisa, giovane che si affacciò alla finestra, nel centro del paese e rimase colpita da uno sparo di un tedesco. Romualdi Alessandro invece, fu troppo lento nell’aprire la porta di casa al richiamo degli urli dei militari, perché anziano e malmesso con le gambe. Fu per questo ucciso.

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