francesco pecco Bagnaia, 13092025 okmugello.it © N. c.
Le difficoltà di Pecco Bagnaia non dipendono dalla moto: la Ducati è identica, ma il campione sembra smarrito.
La stagione 2025 della MotoGP doveva essere quella della consacrazione definitiva di Francesco “Pecco” Bagnaia, invece si sta trasformando in un incubo a occhi aperti. Risultati altalenanti, cadute di rendimento e un compagno di squadra ingombrante come Marc Marquez hanno reso il percorso del torinese un campo minato.
Ma il nodo non sembra essere tecnico. A confermarlo è stato proprio Davide Tardozzi, team manager Ducati, che in una conversazione privata ha ammesso: “Abbiamo un bel problema con Bagnaia”.
Ducati, il problema non è la moto ma Pecco
Secondo quanto emerso, la Desmosedici GP25 non rappresenta affatto un ostacolo. La moto è praticamente identica alla versione 2024, stesso motore, modifiche marginali a livello di elettronica e dettagli minimi di setup. Insomma, nulla che possa giustificare un crollo così evidente nelle performance del 2 volte campione del mondo.

Tardozzi, parlando con l’ex pilota Ruben Xaus, ha ribadito che le differenze sono trascurabili. Non c’è un problema strutturale né una geometria rivoluzionata, da qui nasce il vero interrogativo: perché Bagnaia non riesce a replicare i risultati del passato?
Molti addetti ai lavori puntano il dito sulla pressione psicologica. Bagnaia non solo deve difendere il titolo, ma si trova a convivere con la presenza di un grande come Marc Marquez, che al debutto con Ducati ha portato nuova linfa al team factory. La rivalità interna, inevitabile in una squadra che punta al massimo, rischia di logorare il pilota piemontese.
Un dettaglio non da poco è che nelle ultime gare Pecco è scivolato in fondo alla griglia, un tracollo che stride con l’immagine di un campione capace fino a pochi mesi fa di dominare i week-end. La stampa, i tifosi e l’ambiente circostante non fanno che aumentare la pressione, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
Senza un problema tecnico da correggere, tutto ricade sulla testa e sulle spalle del pilota. Pecco deve ritrovare la lucidità mentale e la fiducia, perché la moto c’è e i mezzi per lottare pure. Ducati lo sa bene, e lo stesso Tardozzi ha fatto intendere che il supporto della squadra non mancherà.
La domanda rimane: riuscirà Pecco a reagire, oppure il dominio di Marquez finirà per oscurarlo definitivamente? Una cosa però è certa: l’ombra del “problema Bagnaia” pesa, e non poco, sul futuro del progetto Ducati in MotoGP.


