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Dino Molinelli 'torna' nella sua Ronta. Con una retrospettiva

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Dino Molinelli 'torna' nella sua Ronta. Con una retrospettiva Dino Molinelli 'torna' nella sua Ronta. Con una retrospettiva © n.c.
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Grazie alla Parrocchia di San Michele a Ronta di Mugello, in primis il parroco don Nicolò Santamarina, con i suoi solerti collaboratori, al fattivo contributo della famiglia dell’artista mugellano e al Patrocinio del Comune di Borgo San Lorenzo, sabato prossimo (17 giugno 2017) alle 17), presso la canonica della Badia di Ronta (via Faentina, 57) verrà inaugurata una mostra di pittura retrospettiva del pittore rontese Dino Molinelli. Mostra molto attesa poiché nel paese tanti compaesani ricordano ancora questa bella figura di uomo e di artista. Ci è stato chiesto un ricordo di Dino Molinelli (conterraneo e molto amico di mio babbo Amilcare che gli dedicò nel tempo alcuni scritti su La Nazione) e anche noi, nel nostro piccolo e con tutti i nostri limiti, con malcelato orgoglio ecco le nostre note sull’artista mugellano, padre del caro amico Guido, accanto a noi nel lontano 1986 quando presentò, in una affollatissima platea, il libro “Borgo San Lorenzo - dalle cento case alle cento strade”. Dunque ecco la nostra presentazione:

“- L’allestimento di una mostra antologica dell’artista Dino Molinelli nella sua Ronta, dove vide la luce nel 1912, è un atto di grande sensibilità umana, poiché riaprire una parentesi artistica che si era persa nel tempo e nello spazio - a parte l’affetto e il ricordo perenne della famiglia -, nei luoghi dove Molinelli conobbe ed assaporò il senso della vita in un lembo di terra fra i più belli ed ameni del Mugello, desta ammirazione ed incondizionato apprezzamento. Questo allestimento, se pur ristretto nella sua quantificazione, è però bastante per entrare nell’io interiore di Dino Molinelli, in quella che è stata la sua tavolozza, la sua indole, la sua coscienza, nell’imprimere la sua arte avendo ben fermo il pennello, il quale se vuole andare d’accordo con la mano del pittore, deve necessariamente andare in perfetta simbiosi con il cuore, con l’animo e il sentimento; e davanti ai suoi dipinti, ai disegni, agli affreschi, di sentimenti Dino Molinelli ne aveva tanti. Faceva parte, in gioventù, di una scuola che stava caratterizzando il piccolo mondo artistico mugellano, poiché sulla scia di Malesci e di Rontini, di Galileo e Tito Chini, di Gordigiani e dello stesso Augusto Chini, si accodavano giovani talenti come Orazio Belli, Rutilio Muti, Ugo Milani, Mario Parigi e non per ultimo il nostro Dino Molinelli, anelli di una lunga catena che non si assottigliava, ma al contrario si rinforzava, rendendo visiva in tutti i suoi aspetti la loro generosa terra natia. Il “figurativo” di Dino Molinelli, iniziò a far riflettere con molta ponderatezza, con occhio scevro da pregiudizi, e con sincerità sul valore dell’artista da tanti estimatori e parimenti i colleghi; i suoi primi giovanili schizzi, poi i disegni, le puntesecche, quindi nella maturità gli acquerelli, i pastelli e gli oli, il tutto posati su qualsiasi materia, dalla carta alla tela, dall’affresco al legno, Molinelli ha spaziato fra campo e cielo, fra boschi e straducole di campagna, che la forza della natura scenda quasi a tradimento ad investire uomini e cose, riuscendo però a ritrovare in un attimo di aria tranquilla, tutta la immacolatezza della campagna, dei boschi di querce annose, di gattici svettanti, di gente che torna dal travaglio del pane salato con tanta pace nel cuore, come i volti dell’essere umano, senza astio, come se la eredità del soffrire, altro non fosse che un dono atavico accettato non con rassegnazione, ma con gioia. Questo era l’io interiore di Dino Molinelli, pittore mugellano –“.
Un particolare invito a tutti gli amici alla presentazione ed alla visita della retrospettiva, in modo particolare un invito a tutti i pittori mugellani, che così potranno conoscere la bella tavolozza di un bravo artista del Mugello. Foto 1. La locandina della mostra retrospettiva di Dino Molinelli nella Canonica della Badia di Ronta di Mugello

 

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Commenti 2
  • Giuseppe

    Dino Molinelli stato un bravo artista. Complimenti a coloro che lo ricordano ed a Giovannini per il suo scritto.

    rispondi a Giuseppe
    mer 14 giugno 2017 03:53
  • paola

    Bella recensione

    rispondi a paola
    mer 14 giugno 2017 10:10