Come pulire il piano cottura, il rimedio che hai in casa è perfetto per lo sporco ostinato: fornelli come specchi - okmugello.it © N. c.
Pulizia profonda del piano cottura: bicarbonato, aceto e tecniche naturali per eliminare sporco e incrostazioni
Il piano cottura è uno dei punti più trafficati e maltrattati della cucina. Ogni giorno raccoglie schizzi, macchie, incrostazioni e odori. Una passata veloce dopo aver cucinato può bastare, ma periodicamente serve intervenire con più attenzione, specie su griglie, bruciatori e superfici in acciaio o vetroceramica. Alcuni preferiscono prodotti chimici già pronti, ma c’è un’alternativa più delicata ed economica. In molte famiglie si tramandano piccoli rituali di pulizia che utilizzano bicarbonato, aceto o limone. Ingredienti semplici, che però — se usati nel modo giusto — possono davvero cambiare il risultato. Vediamo come affrontare la pulizia completa di ogni parte del piano cottura, senza rovinare nulla e con un effetto che somiglia molto a quello dell’acciaio nuovo.
Pulizia profonda del piano: la miscela giusta per sgrassare e lucidare
Non basta un panno per affrontare certi residui. I piatti più saporiti — ragù, fritti, zuppe — spesso lasciano tracce resistenti. Quando la superficie è in acciaio, la via più sicura e meno invasiva resta il bicarbonato. Si comincia preparando un composto con due o tre cucchiai di bicarbonato in una tazza, mescolati con acqua a filo finché non diventa una pasta compatta. Questo preparato va spalmato su tutta la superficie del piano, insistendo sulle zone macchiate o dove ci sono incrostazioni. Dopo averlo lasciato agire qualche minuto, si passa una spugna morbida per rimuovere la pasta e lo sporco con movimenti circolari. Infine, un risciacquo con acqua tiepida e un panno asciutto completano il lavoro. Il risultato è un piano lucido e privo di aloni.

Per le superfici in vetroceramica — tipiche dei piani a induzione — serve più delicatezza. Si può usare la stessa miscela con bicarbonato, ma in quantità minore e con un panno in microfibra, evitando del tutto le spugne abrasive. Un altro metodo utile è riempire uno spruzzino con acqua distillata e aceto bianco, in parti uguali, per sciogliere il calcare. Pochi gesti, ripetuti ogni due giorni, possono tenere il vetro come nuovo. Il consiglio extra? Usare acqua per ferro da stiro, che non lascia residui minerali. Chi ha un piano in vetro nero dovrebbe evitare ogni forma di detergente oleoso: basta acqua e aceto, e un panno ben strizzato. La manutenzione regolare, anche minima, permette di usare meno forza e meno prodotti. Questo non solo allunga la vita degli elementi, ma riduce i costi. E mantiene intatta l’estetica della cucina, che — tra macchie di sugo e grasso — spesso si gioca tutto sullo stato del piano cottura.
Fornelli e griglie: come trattare i pezzi smontabili
Il lavoro più noioso riguarda sempre le parti rimovibili: bruciatori, corone, griglie. Ma con il giusto approccio anche questa fase può diventare più semplice. Per prima cosa si smonta tutto ciò che può essere tolto dal piano. I bruciatori vanno messi in un pentolino con tre parti di aceto bianco e una d’acqua, portando il tutto a ebollizione. Bastano 5 minuti di cottura e gran parte dello sporco più ostinato si staccherà da solo. Al termine, i pezzi si asciugano bene con un panno.
Per le griglie, invece, si parte da un ammollo lungo. Si possono immergere in una bacinella o nel lavello riempito con acqua calda e aceto (oppure succo di limone, se l’odore dell’aceto non piace). Dopo un’ora di immersione, si passa alla spugna abrasiva, che in questo caso è d’obbligo. Lo sporco ammorbidito viene via con poco sforzo, e il risultato dipende solo dalla pazienza. Una volta asciugate, le griglie tornano al loro posto.
Chi ha poco tempo può optare per un trucco veloce: avvolgere i pezzi in pellicola trasparente con dentro un po’ di bicarbonato e aceto, lasciando agire per una notte. Il giorno dopo, una sciacquata è spesso sufficiente. Anche se la tentazione è quella di rimandare, affrontare la pulizia completa ogni settimana evita accumuli e rende tutto più semplice. Lo sporco fresco si elimina con meno fatica e il piano non perde mai la sua brillantezza. Una buona abitudine è risciacquare tutto subito dopo la cottura e asciugare con cura, senza lasciare residui.
Con questi accorgimenti, il piano cottura — sia esso a gas, vetro o induzione — può restare sempre in condizioni ottimali. E chi entra in cucina se ne accorge subito: tutto sembra più ordinato, più curato, più vivo.


