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Chiusure estive su Bolognese e Faentina, pendolari allo sbando. I consiglieri Fratini, Romagnoli e Masi: “Nessuna alternativa valida, rispetto per il Mugello”

Mugello isolato per lavori estivi: chiusa la Faentina, cantieri sulla Bolognese e disagi anche sulla 302. La nota del Movimento 5 Stelle

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Faentina - Minuetto Caldine - immagine di repertorio Faentina - Minuetto Caldine - immagine di repertorio © N.c.
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La Via Bolognese dimenticata, i pendolari lasciati allo sbando, bisognava opporsi con fermezza alla seconda chiusura del mese di Agosto, la seconda in due anni (2024 e 2025) l’alternativa doveva almeno essere una strada scorrevole senza ostacoli, priva sensi alternati e di cantieri. Le vie di accesso principali da e per il Mugello sono tre, la Statale Bolognese SS 65, la Ferrovia Faentina via Vaglia e la Strada Faentina 302. 

Con tanta amarezza constatiamo che la circolazione da e per il Mugello verso Firenze viene aperta e chiusa senza destare scalpore alcuno. Nella strada Bolognese saranno effettuati lavori in tratti diversi, che saranno resi noti di volta in volta, fino al 10 settembre. 

Dal 2 agosto al 7 settembre, sarà chiusa la Ferrovia, e con TrenItalia il dialogo e quantomeno difficile secondo quanto ci viene riferito, ed è impossibile entrare nel merito di altre possibilità, per esempio di lavori notturni, in quanto sostengono che gli stessi non possono essere eseguiti di notte, quando la linea, da e per Firenze Via Vaglia, non è attiva.

Chi vi scrive è Laura Maria Cosetta Fratini, Consigliera comunale per 5S nel Gruppo “Libera Sinistra in Movimento” (assieme a Rifondazione) nel Consiglio Comunale di Scarperia e San Piero e all’Unione Montana dei Comuni in “Mugello in Comune”.

Il consigliere fiorentino del M5S Lorenzo Masi già dai primi giorni dei lavori di Publiacqua dichiarava sulla stampa “nemmeno una settimana ma gli effetti sono già chiari a tutti. Oltre quaranta minuti per percorrere neanche tre chilometri di strada dalla Bolognese alle Cure, traffico sulla Faentina cresciuto del 38% e il Comune di Firenze corre al riparo, ascoltando le richieste di cittadini e residenti.”

Ancora oggi sulla Strada Faentina 302, in due tratti diversi vi sono due semafori a senso alternato, il primo verso Firenze in località Faltona dove è presente da qualche anno un semaforo a senso alternato in luogo di una precedente alluvione che aveva eroso parte del muro di contenimento sul Torrente omonimo. Dopo il sollecito alla Città Metropolitana del consigliere M5S di Borgo San Lorenzo Tommaso Romagnoli avvenuto in tempi non sospetti, sono finalmente in corso da una ventina di giorni i lavori di ripristino, ma non saranno assolutamente ultimati prima del mese di Agosto.

Proseguendo in direzione del Mulinaccio all’incrocio che porta alle Salaiole ed a Montepulico, si trova il secondo semaforo a senso alternato,  a causa di una frana, che era stata precedentemente oggetto di lavori di ripristino, che in realtà si sono rivelati del tutto inadeguati rispetto all’importante cedimento della scarpata, nel frattempo i controlli sul fronte franoso, sono rimasti indietro rispetto ad ulteriori distacchi a monte ed a valle dello stesso, il semaforo oramai si trova all’interno del cedimento e sarebbe il caso di spostarlo, ed anche verso la loc. Mulinaccio la frana supera la protezione dei New Jersey.

Finalmente il semaforo con senso alternato che si trovava poco sotto all’incrocio in località Olmo, dove era presente un cedimento del manto, è stato eliminato e ripristinata la sede stradale.

Al posto dei treni ci sono corse aggiuntive degli Autobus di Linea sempre sulla Faentina, dove a volte i pendolari, in momenti di grande traffico hanno impiegato l’estate scorsa, oltre un’ora e mezzo per arrivare a Firenze, ovviamente tutto il traffico è dirottato su questa arteria, facendo tardi a lavoro, ai propri appuntamenti, rischiando di perdere coincidenze, e non importa se si interrompe anche il turismo che finalmente negli ultimi anni, ha scoperto anche i nostri territori. 

Non ci sono state azioni, prese di posizione nette, dallo scorso anno ad oggi, è stato solo annunciato con sufficiente anticipo sia nell’Unione Montana dei Comuni che nei Consigli Comunali, lo stesso disagio dell’anno passato.  

Crediamo che la Città Metropolitana debba impegnarsi a fronteggiare la gestione delle nostre vie di comunicazione, rapportandosi con Anas e la Regione. Sappiamo benissimo che gli amministratori locali hanno cercato il dialogo con chi di dovere e che adesso abbiamo i tempi stretti, ma a questo punto è giunto il momento di esprimersi per il nostro territorio e non subire passivamente le decisioni di altri.

Sulla Via Bolognese l’alluvione che ha colpito nel Marzo di quest’anno ha lasciato molte ferite ancora aperte. 

Vorremmo entrare nel merito del tratto tra Vaglia e Fontebuona dove si è verificato un cedimento del versante e siamo in presenza di una frana. Le protezioni nei confronti di chi passi sulla strada anche in questo caso con un semaforo a senso alternato, sono composte da New Jersey con sovrastante rete, tenuta su da pali improvvisati e/o viceversa. Il fronte della frana è veramente esteso sia in profondità che in larghezza, gli automobilisti in transito necessitano di sicurezza, e soprattutto occorrono garanzie che la frana non sia più attiva, perché potrebbe essere “sospesa” e rimanere stabile solo per un tempo imprecisato, le frane possono riattivarsi sia con la pioggia che con la siccità. Vi sono detriti rocciosi scoperti di notevole pezzatura, alberature alcune instabili con le radici fuori terra altre ancora a terra non rimosse. Sarebbe opportuno e quantomeno necessario pensare ad un percorso alternativo temporaneo, magari con ponti Bailey, ed un percorso temporaneo oltre il letto del ruscello, per fortuna sul lato destro per chi percorrerà la Statale verso Vaglia, la Ferrovia è sufficientemente lontana e consentirebbe l’esecuzione di un tratto di strada temporaneo, il ruscello Carzola assolverebbe così alla funzione da cassa di contenimento in caso di frana improvvisa.

Non dimenticando un ulteriore frana vicinissima all’abitato di Vaglia, anche in questo caso si presume sia difficilissimo trovare al momento una via di soluzione, ma in questo caso per fortuna abbiamo una via alternativa verso Nord, per l’accesso all’interno dell’abitato di Vaglia.

Non entro oltre nel merito non avendo le competenze peculiari, ma occorrono garanzie per l’incolumità dei cittadini. La Città Metropolitana per la frana sulla SP8 Barberinese, intervenne con somma urgenza, vorremmo che non si verificassero altri smottamenti che impegnino un altro intervento urgente, ricordando che delle due strade che portano al Mugello non ce n’è una che non abbia dei problemi anche molto importanti, bisogna pensare a garantire la fruibilità corretta del territorio intorno a Firenze, e non pensare soltanto a migliorare la condizione del nostro Capoluogo. Quindi ben vengano tavoli di confronto, investimenti, lavoro di squadra, ma soprattutto pianificazione urbanistica dei territori, controllo e tutela ambientale ed uso del suolo.  Se anche quest’anno, la Faentina diverrà l’alternativa alla Bolognese, almeno si poteva in anticipo pensare ad uno scorrimento senza intoppi di sorta.

Una bella notizia è quella della imminente riapertura dopo un tempo piuttosto lungo, dei lavori per la ricostruzione del Ponte in località la Brocchi, che ridurrà in maniera drastica il traffico per tutti coloro che erano diretti oltre il centro urbano di Borgo San Lorenzo.

I consiglieri Laura Maria Cosetta Fratini, Tommaso Romagnoli, Lorenzo Masi

 

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