Cafaggiolo & Lowenstein. Una voce critica, ma attenzione... © n.c.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di una lettrice indirizzata ad Alfred e Diana Lowenstein in merito ai loro investimenti a Firenze e nel Mugello. Una voce, un parere cui diamo spazio. Non possiamo però non rilevare che spesso per non lasciarli alle iniziative private purtroppo questi immobili vengono lasciati cadere e andare in rovina (vedi ex Ospedale di Luco). Uno stato efficiente (in grado di prendere decisioni in maniera rapida) potrebbe invece chiedere delle contropartite importanti in termini di accessibilità a tutti. Il pericolo, anche in questo caso, è che la cosa vada talmente per le lunghe che quando, finalmente, si farà qualcosa (se si farà) tutti saranno così esasperati che nessuno si ricorderà dell'interesse pubblico
Cari Alfredo e Diana,
In questi giorni si leggono sui giornali le notizie relative ai vostri investimenti miliardari a Firenze e in Mugello e ai progetti legati alla creazione di strutture di extra lusso. Voi non avete nessuna colpa se non quella di perseguire i vostri interessi economici. La colpa di questa disgrazia morale – che stà invece passando subdolamente come una grande opportunità - è dei nostri politici che dovrebbero perseguire virtuosamente la missione della tutela del nostro prezioso patrimonio storico artistico e ambientale, mantenendo alto il valore dello Stato e della democrazia. Ma purtroppo al momento i nostri politici sono addormentati come i soldatini nel castello nella favola della bella addormentata nel bosco (forse si sono addormentati proprio a Cafaggiolo) e quando non dormono non riescono proprio a ricordare quello che dice la nostra bella Costituzione in merito alla tutela di tale patrimonio. Ma non è questo il motivo per cui scrivo. Le marchette degli amministratori locali vengono ampiamente trattate in altre sedi. Vorrei dirvi quanto alcune delle vostre dichiarazioni circolate sui giornali in queste settimane siano profondamente offensive agli orecchi di tutte le persone che amano veramente Firenze e il Mugello e hanno a cuore il tema della tutela, quella vera.
Avete detto che:
“La scelta della Toscana è stata una scelta d’amore perché la bellezza e la varietà del suo territorio, la straordinaria ricchezza del patrimonio artistico-culturale delle sue città ci hanno da sempre affascinato. Il colpo di fulmine è scattato 50 anni fa, quando abbiamo trascorso la nostra luna di miele proprio a Firenze, scelta per la nostra grande passione per la storia della famiglia dei Medici e del Rinascimento. Oggi facciamo un primo importante passo verso il nuovo destino di questa struttura, con lo sviluppo di un progetto di valorizzazione che, dopo tanti anni di abbandono, ridarà lustro e vita ad un patrimonio di inestimabile valore. Ci proponiamo di offrire al mercato dell'ospitalità una proposta assolutamente originale, di carattere esperienziale, capace di trasmettere le suggestioni di luoghi secolari che fanno parte della storia di questa città. Ci ripetiamo spesso infatti quello che è il nostro primo intento: non essere i proprietari del Complesso Immobiliare di Costa San Giorgio, esserne solo i custodi. Un bene mobile o immobile si può acquistare, si può vendere, ma un’eredità storica e culturale non si può mercanteggiare, si può solo custodire, preservare, conservare per i nostri figli e per i figli dei nostri figli”.
(in merito a Costa San Giorgio)
“Non temete, della storia dell’arte e del paesaggio noi saremo i custodi” (in merito a Cafaggiolo)
Prima di tutto perché chiamare in causa l’amore? Cosa c’entra l’amore con operazioni puramente commerciali? E’ del tutto fuori luogo chiamare in causa l’amore e il rispetto per il patrimonio storico artistico che con queste speculazioni edilizie non c’entrano proprio nulla. Risparmiateci l’edulcorata ipocrisia.
La scelta di alienare un immobile storico dello Stato (nel caso di Costa San Giorgio) a voi privati non fa altro che togliere la possibilità ai cittadini di godere di quel patrimonio. Non siete dei paladini, non restituite realmente nulla né alla città di Firenze né al Mugello, ne privatizzate soltanto un suo spazio (nel caso di Costa San Giorgio) e ne stravolgete drammaticamente l’identità, nel caso di Cafaggiolo . Dite di amare Firenze e il Mugello, ma evidentemente amate più i conti del vostro portafoglio. Se aveste la capacità, la voglia o la possibilità di conoscere veramente i nostri territori e li amaste realmente nel profondo, capireste che qui abbiamo bisogno di tutto tranne che dell’ennesimo hotel di lusso, tantopiù se il vostra sarà ancora più di lusso ed esclusivo.
Firenze è una città che lentamente muore ogni giorno sotto il peso di un turismo di massa isterico. Avrebbe bisogno di ritrovare la sua dignità e soprattutto i suoi cittadini, che scappano a gambe levate da un centro storico ormai sputtanato asservito solamente a interessi economici. Il Mugello è stato già abbastanza martoriato da grandi opere inutili e avrebbe bisogno di ritrovare se stesso con l’aiuto di una politica attenta a investire i soldi nelle giuste direzioni, non di fare largo all’ennesima opera faraonica. I posti di lavoro (grande cavallo di battaglia di queste operaziioni) si dovrebbero trovare investendo energie e risorse in molte direzioni in primis nella salvaguardia del territorio del Mugello, qualcosa di cui questa bella terra avrebbe davvero bisogno. Perché non investite i vostri soldi nella bonifica dei territori devastati dalla tav piuttosto che creare saune e campi da golf nei boschi?
Non state investendo i vostri soldi nella ricerca storica (cosa che sarebbe veramente coraggiosa di questi tempi), non finanziate un polo culturale, non finanziate l’Università, non siete mecenati disinteressati che vogliono recuperare antichi complessi e restituirli realmente ai cittadini. Allora almeno abbiate la dignità di chiamare le cose con il loro vero nome senza indorare fastidiosamente la pillola.
A Cafaggiolo farete anche un museo. Grazie, bella notizia, siamo fortunati. La verità è che farete quello che è più furbo e conveniente fare. Sfrutterete la storia per vendere meglio il vostro prodotto. La storia, la cultura e le tradizioni di Cafaggiolo saranno al vostro servizio Come il leone in gabbia da mostrare allo zoo. Lo zoo del mercato. Questo non ha niente a che vedere con la conoscenza, quella vera, la cui finalità è sviluppare un senso critico in grado di liberare gli individui dalle regole del mercato. In grado di formare liberi cittadini non ottusi clienti. Quello che usate è puro marketing a fini economici. Anzi avete pure scelto benissimo essendo Cafaggiolo patrimonio dell’UNESCU (sarà stato un colpo di fortuna?). Una vera manna dal cielo il disinteresse del nostro Stato. Funzionerà sicuramente tutto molto meglio in termini commerciali.
Questo non è tutela è speculazione privata ai danni della nostra identità di cittadini fiorentini e mugellani che diventeremo servi e clienti (ma dobbiamo ringraziare per l’opportunità concessa) nel vostro tempio di ricchezza.
Avete ragione un’eredità storica non si può mercanteggiare, ma è quello che state facendo. Dite che vi ripetete spesso come il vostro intento sia quello di essere custodi e non proprietari dell’immobile in Costa San Giorgio. Bè, allora forse non ve lo ripetete abbastanza e siete molto confusi sull’argomento. Essere i custodi non vuol dire stravolgere e sventrare un antico immobile di estrema rilevanza storica e architettonica in un resort di lusso. C’è sempre qualcosa di volgare nella svendita a privati del nostro patrimonio collettivo. E’ il fallimento dello Stato che dovrebbe farsi garante di questo mantenimento. La ricchezza per pochi. La creazione del lusso per il lusso. Non c’è niente di amorevole in queste operazioni. Non c’è niente di rispettoso nei confronti del nostro patrimonio storico artistico e non c’è niente di elevato da un punto di vista culturale. Niente che valga la pena di essere promosso come una grande fortuna.
Non preservate nulla, anzi lo stravolgete completamente per i vostri interessi privati quindi non tramandate nulla alla collettività, lo tramandate alle vostre famiglie. Ma forse è proprio questo che indendete con “i figli dei nostri figli”. Almeno in questo siete stati sinceri.
Olivia, cittadina di Firenze, laureata in Storia dell’arte, socia di Italia Nostra, guida turistica di Firenze e Provincia



Sandra
Dopo lunga riflessione, ritengo che piuttosto di vedere il castello di Cafaggiolo nelle condizione dell'ex monastero di Luco, benvenuti ai Lowenstein! Speriamo che, nonostante tutto, prevalga veramente l'amore nei confronti del castello, certo sarebbe stata meglio una soluzione come per il castello di Trebbio con la famiglia Scaretti.
Sven Hassel
Secondo gli amici dei soldi ( e degli amici coi soldi) siccome non ci sono soldi giusto svendere il patrimonio pubblico per salvarlo dal degrado, quando poi l'amico coi soldi che lo ha comprato chiede di fare strade, ponti e gallerie, ecco che i soldi pubblici ci sono, subito, senza discutere. Magari se quei soldi si usavano per rendere fruibile al pubblico il Castello di Cafaggiolo, inserendolo in un tour Mediceo che da Firenze , passando per il Trebbio e altri luoghi meravigliosi come la Fortezza di San Martino, si sarebbero creati ancora pi posti di lavoro, e magari pubblici, quindi con garanzia di selezione imparziale per l'accesso , i concorsi danno la stessa possibilit a tutti, e tutelando i diritti dei futuri lavoratori, invece di gettarli in pasto allo sfruttamento imprenditorial-cooperativistico degli amici con i soldi che portano i politici gratis in vacanza-studio in Florida, o finanziano le leopolde...
simone
Immobili del genere fanno parte del patrimonio culturale e storico di un popolo, di un territorio e di una comunit. La loro privatizzazione, la privatizzazione dei beni comuni, operazione politica che sta andando per la maggiore in Italia, a prescindere dal partito al governo, uno scempio fatto sulle spalle della collettivit. Dietro queste operazioni qualcuno mangia e ingrassa. Ed il bello che c' gente che plaude a tutto ci, elevando a salvatore della patria, lo speculatore di turno, che si pavoneggia cercando facili consensi dicendo cose che francamente fanno ridere. Ingenui si ma scemi no. Credo per che finch ci sono in giro persone pronte ad onorare (*omissis*) il signorotto con i lustrini, proprio mentre sta facendo gli affaracci suoi (leggi "mettendolo nel ...."), allora le speranze che qualcosa in questo paese possa andar meglio si affievoliscono. I posti lavoro, sottopagati, di cameriere e facchini che serviranno i ricconi e pu
simone
liranno le loro immondizie in cambio di due spiccioli ed un contratto di lavoro precario, se non uno stage gratuito, non possono certo compensare o giustificare operazioni di questo tipo. Sarebbe stato molto pi bello se tale immobile fosse stato riaperto al popolo, tutto, non solo a chi ha portafogli rigonfi. Sarebbe stato bello se il popolo si sapesse talvolta emanciparsi da questi politici e da questi speculatori pieni soldi, e sapesse organizzarsi da solo, per riprendersi e gestire quello che gli appartiene, senza bisogni di striscianti magnate. Sarebbe bello se giovani e vecchi avessero la consapevolezza dei lori diritti e delle loro potenzialit, senza deleghe, senza dover applaudire o criticare il potente di turno, perch quello che , davvero il frutto del lavoro collettivo e delle proprie forze. Verr un giorno...
Vico
Lettera piena di luoghi comuni ,mi meraviglio che la signora Olivia pur essendo Guida Turistica ,non conosca come sono nati molti,se non tutti, i musei,i palazzi,i giardini,i castelli che fanno della Toscana una attrattiva turistica mondiale. Sono nati grazie a famiglie ricchissime che per amore e per investimento hanno speso cifre enormi di cui oggi ne traiamo un vantaggio. Non pu essere compito dello stato fare l'imprenditore. Di esempi negativi ce ne sono tanti che non merita nemmeno elencarli.
Cafaggiolo. Il Comitato: "Vigileremo sul progetto" ~ OK!Mugello
[…] sia dalle istituzioni sia da Lowenstein. Ho letto, per, la lettera aperta della signora Olivia (qui). E fa riflettere, indubbiamente. Labbiamo fatto presente anche al Presidente della Regione […]
alfredo
Io concordo allo zero, virgola zero, virgola zero, alla lettera dell'Olivia
Rudy
Mi sembra una discussione fuori dal tempo. Lo stato non ha un per gestire patrimoni come Caracciolo! Ma cosa si farnetica in queste km lettere?!?! Ben venga il privato! L unica cosa che lo Stato deve fare in questi casi vigilare sul cantiere per assicurare un buon restauro conservativo. Per il resto.... speriamo in altri mille Lowenstein!
Marco
Ma basta con queste polemiche. Non se ne pu pi. L'immobilismo e il benaltrismo hanno distrutto sin troppe opportunit a questa Regione. Basta!
Joseph Porta
Condivido in pieno il pensiero e la realt del signor Luigi se in Italia non siamo pi in grado di gestirci se la politica nazionale regionale un fallimento totale benvenuti ha persone che investono in Italia capaci di dare bellezza a un degrado ambientale senza freno ed giusto chi investe ne tragga profitto .. Dobbiamo ringraziare i signori Lowenstein e colo che come loro hanno il coraggio di affrontare la nostra burocrazia medioevale e i nostri incapaci e corrotti politici
Marcello
Bravissimo signor Luigi
LUIGI
Due domande al signor Luca. Se un qualsiasi Lowenstein comprasse l'antico e bellissimo Monastero di Luco ( ex ospedale) che sta miseramente crollando, facendone un grande resort salvaguardando tutti le architetture storiche e giungessero molte "ricchi", che fa glielo negherebbe! Se il lago di Bilancino invece di andare nelle mani dei "salvatori delle masse operaie e lavoratrici per la pace e la libert dei popoli", l'avesse gestito un altro Lowenstein, sarebbe ridotto a quella pattumiera? Ben vengano questa gente e benvenuti!
LUCA TAGLIAFERRI
Condivido totalmente quello che ha scritto la signora Olivia. Il fallimento dello Stato, della Regione , dei Comuni e della loro politica in questi casi lampante . In altre Nazioni , beni artististici e architettonici come il Castello di Cafaggiolo sarebbero stati valorizzati a dovere ma sarebbero rimasti " pubblici " - Sarebbero in qualche modo divenuti polo di attrazione turistica a beneficio di tutti. L' Italia ormai un Paese oltre che corrotto fino all'osso , senza un'idea complessiva di politica e di sviluppo , un Paese che vive alla giornata e deve vendere ai privati anche le spiagge o i parchi . Tutto questo contro anche quello che dice la Costituzione Repubblicana , ma ormai non frega piu' niente a nessuno. Ma avremo a pentircene e amaramente , soprattutto i nostri figli e i nostri nipoti.
Giorgio
Io concordo al 100% con la Sig.ra Olivia
LUIGI
Osservazioni, a mio modesto parere, penose.
Saverio Zeni
Gentile Vanna, i riferimenti della Sig.ra Olivia ci sono giunti regolarmente in redazione, pertanto le confermo che non si tratta di nome di fantasia o pseudo.
VANNA CAVACIOCCHI
Grazie Signora Olivia della sua bella discettazione, ci piacerebbe conoscere anche il cognome sa, cos............tanto per fare, e anche la faccia, come hanno fatto i signori Lowenstein che, con il loro portafoglio pingue toglieranno, se la miseria mentale di noi Mugellani glielo consentir da una deriva orrenda il bellissimo castello Mediceo che almeno da 70 anni (mia et) vedo deperire come un malato di leucemia! Complimenti ancora per il suo sapere.