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Calo delle nascite (Borgo -13%). L'analisi di un fenomeno preoccupante

E l'anno prossimo, anche a causa delle conseguenze del Covid, potrà essere anche peggio

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Calo delle nascite Calo delle nascite © N.c
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Nei giorni scorsi abbiamo dato la notizia e parlato del calo delle nascite a Borgo (clicca qui). Ora pubblichiamo il commento sulla  situazione del direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Asl Toscana Centro Marco Pezzati. Che afferma: 

"Più che concentrarsi sulle modeste differenze nel numero dei nati nei singoli Ospedali rispetto all’anno precedente, in parte condizionate dalle strategie organizzative messe in atto per la gestione dell’epidemia COVID 19, è importante focalizzare l’attenzione sulla grave crisi demografica che sta interessando il nostro Paese.

Questa tendenza, iniziata nel 2009, ha condotto ad un calo di circa un quarto delle nascite da allora ad oggi. Nei primi otto mesi del 2020 le statistiche ufficiali hanno registrato in Italia 268.000 nascite, circa il 3% in meno rispetto al 2019, in cui furono 420.000 (record negativo assoluto); l’andamento complessivo nella nostra ASL conferma questo calo del 3% e lascia prevedere che il record negativo raggiunto lo scorso anno verrà ulteriormente peggiorato nel bilancio del 2020, con una previsione di 408.000 nati a livello nazionale”

E’ inoltre prevedibile – prosegue il direttore dell’Area Pediatria e Neonatologia della ASL Toscana Centro Rino Agostiniani – che la situazione, già così critica in epoca pre-Covid, possa registrare un ulteriore peggioramento nel momento in cui andremo a valutare gli esiti delle gravidanze avviate da marzo in poi. È, infatti, legittimo ipotizzare che il clima di paura ed incertezza, nonchè  le crescenti difficoltà di natura materiale generate dall’epidemia, possano orientare negativamente le scelte di fecondità delle coppie. Un primo riscontro lo abbiamo già avuto dal numero dei nati di dicembre, ossia nove mesi dopo l’improvvisa comparsa della pandemia, ma sembra lecito aspettarsi un seguito, forse persino più consistente, nei primi mesi del 2021. 

L’augurio per il nuovo anno è che le profonde ferite lasciate dal virus sull’economia e sulle condizioni di vita delle giovani coppie possano guarire con la maggior rapidità possibile, consentendo loro di tornare a progettare il futuro in maniera più serena.”

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