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Ascensore fuori uso alla Stazione di Figline, "In carrozzina, ogni inverno costretto a far cambiare binario al treno"

Le parole di un professore figlinese al nostro giornale. Il Comune assicura: "Problema in fase di risoluzione"

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Ascensore alla Stazione di Figline Valdarno fuori servizio Ascensore alla Stazione di Figline Valdarno fuori servizio © Ok!Valdisieve
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Un ampio dibattito è scaturito a Figline Valdarno fra i cittadini dove da qualche settimana l'ascensore della stazione ferroviaria è fuori uso. Ad evidenziare il problema un professore del luogo, persona con disabilità e pendolare. 

Si tratta di un disservizio che comporta di conseguenza una serie di problematiche in quanto l'ascensore sia l'unico strumento che permetta, a persone con difficoltà di deambulazione, l'accesso ai binari 2 e 3 partendo dal lato Figline Centro. La rampa di accesso si trova, infatti, dall'altro lato della stazione. "In merito al malfunzionamento di uno dei due ascensori presenti alla stazione di Figline, e nell'ambito di accordi e confronti costanti tra i due enti, si informa che sono in corso dei lavori di ripristino, a cura di RFI e del Comune. In particolare, sono in corso: degli interventi legati alla predisposizione del sistema di controllo da remoto degli ascensori (per la realizzazione dei quali l'ascensore è, temporaneamente, fuori uso); la realizzazione di ulteriori interventi strutturali, funzionali ad evitare malfunzionamenti legati a maltempo e situazioni atmosferiche critiche.", fa sapere il  Comune di Figline e Incisa Valdarno al nostro giornale. 

Abbiamo, tuttavia, raggiunto telefonicamente il Professore Giovanni Meucci per capire meglio le problematiche espresse sui social.

"Abitualmente sono costretto a prendere il treno per recarmi a Firenze per cure mediche, ho voluto esprimere il mio pensiero sui social perché ogni inverno si ripete questo problema. Non si tratta di una singola volta ma un problema ricorrente che genera disservizi non solo nei miei confronti ma anche in quelli degli altri pendolari con ritardi che si accumulano a ritardi.  

Per capire meglio la situazione devo spiegare cosa una persona con disabilità, nel mio caso in carrozzina, deve abitualmente fare per poter prendere un treno: entro il giorno prima devo prenotare il treno che desidero prendere mandando una email alla Sala Blu di Trenitalia, il giorno della partenza devo arrivare in stazione circa 30 minuti prima ed attendere l'arrivo dell'operatore Trenitalia prima e del treno poi. In questo modo Trenitalia, sapendo della mia presenza, fa arrivare un convoglio adatto al sollevatore (presente in ogni stazione, ndr) e sopra tutto in un binario con marciapiede adatto (non troppo basso, ndr). 

Ma se l'ascensore è rotto cosa succede? Trenitalia deve far cambiare binario al treno che ho prenotato. A causa dei continui ritardi dei treni spesso fino all'ultimo non è chiaro se sia necessario il cambio binario o meno e mi trovo costretto a chiamare il numero unico nazionale della Sala Blu Trenitalia per sapere come mi devo muovere. Questo genera ritardi che si vanno ad aggiungere ai ritardi già presenti creando disservizi non solo nei miei confronti ma anche in quelli degli altri pendolari. Inoltre, se un treno è in anticipo rispetto al mio prenotato (che magari è anche in ritardo) io sono ovviamente costretto ad attendere quello prenotato.

Mi trovo disarmato. Anche stamani la situazione alla stazione, a distanza di diversi giorni, era la stessa con l'ascensore fuori uso. Gli operatori del servizio disabili sono sempre disponibili e gentili ma è il sistema che andrebbe ripensato. Mi piacerebbe almeno che ci fosse una presa di coscienza della situazione da parte di Trenitalia, ho parlato anche con il Comune che mi ha detto che la situazione era in fase di risoluzione in attesa di un pezzo però il disagio rimane. Trenitalia ha anche aumentato i costi dei biglietti e abbonamenti mentre i servizi stanno diminuendo di qualità. Le sembra giusto?"

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