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Gli arrivederci e gli anniversari nella chiesa borghigiana

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Gli arrivederci e gli anniversari nella chiesa borghigiana Gli arrivederci e gli anniversari nella chiesa borghigiana © n.c.
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Dopo l’arrivederci giovedì scorso, 15 settembre 2017, del cappellano don Roj John, è stata la volta del pievano don Maurizio Tagliaferri, che lascia l’Unità Pastorale di Borgo San Lorenzo (che comprende anche Olmi, Piazzano, San Cresci, Polcanto e Sagginale) dopo 8 anni di permanenza per prendere le redini della Chiesa di San Martino all’Immacolata a Montughi.

Non possiamo non evidenziare che la cerimonia  d’arrivederci è stata molto partecipata, nonostante  un normale giorno feriale, poiché tantissimi borghigiani, molte autorità civili e militari (presente il sindaco Paolo Omoboni e l’assessore Cristina Becchi, oltre al Maggiore dei Carabinieri Paolo Bigi e al Luogotenente Fulvio Gagliardo), associazioni Combattentistiche e d’Arma, e tanti componenti di  altrettante variegate congregazioni cittadine erano presenti all’interno della Pieve. 

Concelebranti don Pasquale (giunto dalla Costa d’Avorio), don Antonio, don Roy, don Cristian (parroco di Luco) e don Marcel (giunto in questi giorni dal Benin). Don Maurizio nella sua omelia ha praticamente ricordato quelle che sono state le tappe in questi suoi otto anni di permanenza nel suo paese nativo. Con un tono di voce fermo e deciso, ogni tanto però don Maurizio è stato sopraffatto dall’emozione, dalla commozione – e non poteva esser diversamente - , nel ricordo di tanti episodi, di tanti aneddoti, di tante piccole-grandi storie, belle, meno belle, a volte tristi ed amare, di cose portate a termine con orgoglio, di altre ancora in essere, di altre ancora che aveva in mente di intraprendere; si è tolto anche qualche sassolino (ed ha fatto bene), perché un sacerdote è anche un uomo che deve essere rispettato.

Non nascondiamo niente scrivendo che al termine la Pieve è esplosa in un lungo ed assordante applauso. Al termine della Santa Messa con la sacrestia presa d’assalto da tante persone che lo andavano a salutare, la cerimonia d’arrivederci ha avuto una appendice molto bella, molto significativa, in questo caso “laica” poiché don Maurizio invitato  dalle autorità amministrative, ha ricevuto dal sindaco Paolo Omoboni all’interno dell’Ufficio del primo cittadino lo “Scarabeo d’Oro” una scultura “chiniana” massima onorificenza del comune borghigiano, ricordando fra l’altro che è stato donato a don Maurizio durante la Messa anche un bellissimo calice  in ceramica in oro, opera di Vieri Chini.

Molto sorpreso  don Maurizio ma estremamente felice, così come lo era dopo mezz’ora quando è stato accolto da altrettante centinaia di persone al Centro Giovanile del Mugello per un momento conviviale. Molti doni di alcune associazioni, quello prestigioso del logo dell’Arma dei Carabinieri, consegnato dal Maggiore Bigi e dal Luogotenente Gagliardo, un album con inserite le immagini fotografiche d’epoca e quelle attuali delle sei chiese dell’Unità Pastorale ed altri ricordi. Una serata molto gradevole, molto piacevole, ma per chi lascia Borgo, anche un po di tristezza. Ma questa è la vita, specialmente chi si è dedicato a Cristo. Arrivederci caro don Maurizio, buon lavoro e buon apostolato nella nuova e importante chiesa fiorentina.

Tre giorni dopo ecco la festa di arrivederci anche a don Pierre Mvubu Babela il simpatico sacerdote africano, il quale fra breve andrà al servizio della Chiesa di San Martino a Pontormo in comune di Empoli. La sua ultima Messa è stata officiata al santuario del SS. Crocifisso domenica 17  settembre 2017, e anche in questa circostanza molte persone, tanti fedeli, altrettanti giovani, lo hanno circondato da tanto affetto e da tanta simpatia.

Sempre domenica mattina 17 settembre 2017, la Santa Messa delle ore 11,30 in Pieve è stata celebrata da don Pasquale Poggiali, concelebranti due suoi amici sacerdoti ivoriani, don Hyacinthe Vieira e don Marius Broyo, in occasione del  50 anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Anche in questo frangente don Pasquale è stato subissato da abbracci affettuosi da tante persone, da tanti amici, per poi proseguire la festa la sera al Centro Giovanile del Mugello, dove ad attenderlo c’erano altrettante persone (una fiumana visto che erano in atto le premiazioni del “Settembre Giovanile”). Ma la festa non era terminata, poiché anche Graziano Melara, sacrestano del Santuario del SS. Crocifisso di Borgo San Lorenzo, ha festeggiato i suoi 50 anni di permanenza a Borgo San Lorenzo, giungendo nel 1977 al seguito dei primi sacerdoti della Congregazione di “Don Orione” che presero possesso della parrocchia del SS. Crocifisso  dopo la partenza dei salesiani. Conosciuto, stimato e amato da tanti giovani che in tanti anni hanno frequentato il Centro giovanile (molti sono già genitori ed alcuni anche nonni), il buon Graziano ha avuto una bella manifestazione d’affetto che lo ha molto commosso. Brava e degna persona.

Fra breve arrivano gli altri sacerdoti; un giovane cappellano, il nuovo pievano don Luciano Marchetti che è stato cappellano della Pieve fra il 1990 e il 1996. Il nostro più cordiale benvenuto. La storia va avanti

 

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