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Altro che Bmw e Mercedes, questa ammiraglia Fiat è imbattibile: che lusso

La Fiat 130 fu l'ammiraglia italiana che sfidò BMW e Mercedes con lusso, comfort e un motore V6. Nonostante vendite limitate, resta un'icona di stile e audacia.

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macchina fiat 22092025 okmugello.it macchina fiat 22092025 okmugello.it © N. c.
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Negli anni in cui i marchi tedeschi dominavano la scena, la Fiat lanciò un'ammiraglia capace di stupire per eleganza e comfort.

C'è stato un momento in cui Fiat non era soltanto sinonimo di utilitarie popolari, ma volle giocare la partita del lusso. L'idea era semplice e visionaria: proporre un'auto che potesse rivaleggiare con BMW e Mercedes, icone assolute del segmento. Così nacque la Fiat 130, una berlina che, tra fine anni '60 e inizio '70, provovò a riscrivere il concetto di comfort e prestigio made in Italy. Nonostante il mercato non le abbia dato il successo meritato, oggi è considerato un pezzo di storia capace di far battere ancora il cuore degli appassionati.

Il fascino senza tempo della Fiat 130

Lanciata con un design sobrio ma elegante, la Fiat 130 mostrava subito le sue ambizioni: linee pulite, silhouette equilibrata e interni che sembravano salotti viaggianti. I sedili, veri e propri divani rivestiti con materiali di pregio, regalavano una comodità che poche auto dell'epoca potevano offrire. L'abitacolo, spazioso e rifinito con cura, parlava la lingua del lusso discreto, lontano dall'ostentazione ma vicino alla raffinatezza.

Il fascino senza tempo della Fiat 130

Sotto il cofano, la Fiat 130 montava un motore V6 da 3,2 litri e 165 cavalli , capace di spingere la berlina con un'agilità sorprendente. Per un'auto di oltre 1.600 kg, le prestazioni erano più che dignitose. Il cambio manuale a cinque marce era fluido e preciso, una rarità di grande valore in quegli anni. Non mancava nemmeno un piacere di guida che avvicinava la 130 alle rivali tedesche: solida, sicura e capace di affrontare curve e strade extraurbane con grande equilibrio.

Seppur apprezzata dagli esperti edai veri intenditori, la Fiat 130 non ebbe mai la consacrazione commerciale. Il prezzo elevato, oltre 3 milioni di lire all'epoca, la rendeva un lusso per pochi. Inoltre, i primi modelli con motore 2.8 da 140 cavalli non riuscivano a convincere del tutto chi cercava prestazioni più aggressive. E poi, diciamolo, la concorrenza tedesca era spietata : Mercedes e BMW potevano contare su una reputazione già consolidata e un mercato internazionale più solido.

Con appena 19.000 esemplari prodotti, la Fiat 130 rimase un sogno incompiuto. Ma col passare degli anni, quel fallimento commerciale si è trasformato in fascino. Oggi è un'auto da collezione, ambita per la sua rarità e per quel mix unico di stile italiano e ambizione coraggiosa. Vederne una sfrecciare su strada è un tuffo nel passato, un promemoria di quando la Fiat decise di sfidare i giganti a viso aperto.

Più che un'auto, la Fiat 130 è un simbolo dell'Italia che osa , che tenta di entrare in un territorio dominato da altri con la forza del design, della passione e di un tocco di lusso inaspettato. Un ricordo indelebile che, a distanza di decenni, fa ancora parlare di sé.