Aceto, mai usarlo per pulire queste 5 cose - okmugello.it
L’aceto bianco distillato è un rimedio naturale, economico e antibatterico, ma non tutto si può trattare con questo ingrediente: ecco i casi in cui va evitato.
L’aceto bianco viene spesso citato come uno dei migliori alleati per la pulizia della casa. Economico, facile da reperire e privo di sostanze chimiche aggressive, è apprezzato da chi cerca soluzioni più sicure rispetto ai comuni detergenti industriali. Molti lo diluiscono con acqua e lo usano in cucina, in bagno e persino per lavare i pavimenti, sfruttando le sue proprietà igienizzanti e il suo effetto deodorante. Ma nonostante la sua fama di detergente universale, l’aceto non può essere applicato ovunque. Alcune superfici e materiali rischiano infatti di danneggiarsi a causa della sua acidità. Capire cosa si può e cosa non si deve mai pulire con l’aceto diventa quindi fondamentale per sfruttarne i benefici senza compromettere gli oggetti di casa.
Le superfici che non vanno mai pulite con l’aceto
Pur essendo ottimo contro grasso, sporco e calcare, l’aceto distillato può risultare aggressivo su determinate superfici. Un esempio classico sono i piani di lavoro in granito, marmo o pietra ollare, materiali porosi che rischiano di perdere lucentezza e resistenza se esposti all’acidità. In questi casi è meglio usare un detergente neutro o specifico. Anche i coltelli da cucina non andrebbero lavati con l’aceto: il rischio è quello di intaccare il filo e ridurne la durata. Per eliminare i residui è sufficiente un normale lavaggio con acqua calda e sapone.

Un altro errore comune riguarda lo sporco a base di uova crude: l’aceto fa coagulare le proteine, trasformandole in una massa collosa ancora più difficile da rimuovere. Meglio affidarsi a un panno umido con del detersivo.
Particolare attenzione anche agli elettrodomestici, come il ferro da stiro. L’aceto non diluito può danneggiare i meccanismi interni, rendendolo inutilizzabile. Solo una soluzione molto leggera di acqua e aceto può essere usata per sciogliere piccoli depositi, seguendo le istruzioni specifiche. Infine, bisogna fare attenzione alle superfici metalliche. Se lasciato troppo a lungo, l’aceto corrode l’alluminio e intacca i rivestimenti protettivi di rubinetti, pentole e maniglie.
Dove invece l’aceto funziona davvero
Esistono però situazioni in cui l’aceto bianco resta una soluzione pratica e sicura. Diluito con acqua, è perfetto per igienizzare il frigorifero, eliminando cattivi odori e residui di cibo. Sui vetri e sugli specchi, spruzzato con un erogatore spray e asciugato con un panno in microfibra, lascia una superficie brillante senza aloni. Molti lo usano anche per rimuovere il calcare da bicchieri e stoviglie, o per ridare freschezza ai cap capi in lavatrice, sostituendo in parte l’ammorbidente. Sui pavimenti in ceramica o gres, se diluito correttamente, pulisce e igienizza senza lasciare residui chimici.
La sua versatilità lo rende utile anche per eliminare gli odori da contenitori di plastica, disinfettare taglieri in legno e mantenere più pulite le superfici della cucina. È però sempre importante testarlo prima su una piccola area, evitando materiali delicati o superfici non protette. L’aceto bianco rimane dunque un alleato prezioso per le pulizie domestiche, a patto di conoscerne bene limiti e potenzialità. Usarlo in modo consapevole significa avere una casa più sana e risparmiare sui detergenti industriali, senza rischiare danni indesiderati.


