Kimi Antonelli disperato versa lacrime amare, ecco perché lo tagliano dalla F1 © Instagram
Kimi Antonelli continua tra delusione, lacrime e un futuro sempre più incerto. Tagliato dalla Formula 1 ecco cosa può accadere.
A essere sinceri, c’era grande attesa per Kimi Antonelli in questo weekend in Belgio. Spa è una delle piste più iconiche del calendario, un tracciato che da sempre esalta il talento dei piloti veri.
E forse, proprio per questo, la delusione è stata ancora più grande. Il giovane italiano della Mercedes ha vissuto un fine settimana da incubo: fuori ritmo fin dal venerdì, in crisi nella Sprint del sabato — dove è arrivato in lacrime al box — e lontanissimo dai punti in gara.
Disperazione Antonelli, lacrime ai box
Sedicesima posizione per lui, senza mai dare l’impressione di poter lottare per qualcosa di più. Il problema non è tanto il risultato in sé, quanto il contesto in cui si inserisce. Perché quella di Spa non è stata una battuta d’arresto isolata, ma l’ennesimo passo falso in una stagione che, fino a questo momento, non ha mai veramente decollato. E quando corri per un team come la Mercedes, questo tipo di performance pesa eccome. Senza ombra di dubbio.
A venti anni appena compiuti, Antonelli porta su di sé il peso di aspettative enormi. È cresciuto nel vivaio Mercedes, è stato coccolato come il prossimo fenomeno italiano dopo decenni di digiuno. Toto Wolff ci ha scommesso forte, saltando anche la trafila completa della Formula 2 per inserirlo direttamente nell'élite del motorsport. Una mossa coraggiosa, certo, ma che oggi comincia ad apparire rischiosa, se non addirittura prematura.

La pressione è alle stelle e le voci che circolano nel paddock non aiutano. Sempre più insistenti, infatti, sono i rumor che vorrebbero Max Verstappen pronto a fare il clamoroso salto in Mercedes, complice un clima non più così sereno in Red Bull. Se questo scenario dovesse davvero concretizzarsi, uno tra George Russell e Antonelli dovrà fare le valigie. E, al momento, non serve essere esperti per capire chi tra i due rischia di più. Russell, pur con alti e bassi, ha esperienza, solidità e un contratto pesante. Antonelli, invece, ha solo il potenziale. Che finora, purtroppo, non si è ancora tradotto in risultati.
Certo, la stagione è ancora lunga. Però serve una scossa. Serve un weekend in cui Kimi possa finalmente guidare senza l’ansia del giudizio, mostrando quel talento cristallino che lo ha fatto volare nelle categorie minori. Perché il rischio è concreto: continuando così, la Formula 1 potrebbe diventare solo un passaggio fugace e non il grande palcoscenico su cui costruire una carriera.
A Spa, le lacrime erano vere. Di frustrazione, ma anche di paura. La paura di essere arrivato troppo presto, nel posto giusto al momento sbagliato. E adesso, mentre il circus si prepara per la prossima tappa, Kimi sa bene che ogni gara sarà una prova d’appello. Per restare dove tutti si aspettavano che lui fosse. Ma dove, per ora, fatica terribilmente a restare.


