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La maledizione del Lago. Muore nel Trasimeno, l’ex maresciallo che recuperò il corpo di Narducci

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Era stato pescatore di professione. Sara’ l’autopsia disposta dal magistrato a stabilire le cause del decesso. Forse un malore o una caduta in acqua accidentale. Ieri verso le ore 12 delle persone hanno avvistato una sagoma scura nel lago, era la barca di Bricca, rovesciata. I soccorritori, hanno potuto constatare il corpo senza vita trascinato dalla corrente poco distante dell’imbocco del canale Anguillara.

Il Maresciallo della Polizia Provinciale PIETRO BRICCA, presente sul pontile, era uno dei pochi che conoscevano il NARDUCCI. All’epoca era vigile delle acque. Le sue primissime dichiarazioni dell’11.06.02, poi costantemente confermate, furono nette, sicure e i suoi ricordi chiarissimi:

Il cadavere lo ricordo bene come una fotografia, perché mi fece senso in quanto il cadavere non sembrava quello del Professore o comunque di un uomo bianco. Sembrava un negro perché aveva le labbra tumefatte, molto grosse e la pelle scurissima.

Ricordo perfettamente che gli uscì, non appena lo muovemmo per tirarlo su, un rivolo di sangue da una narice. Non si trattava di acqua mista a sangue. Era proprio sangue e lo ricordo con assoluta certezza come fossi oggi. Il rivolo di sangue si fermò all’altezza alle labbra, anzi poco sopra l’inizio del labbro superiore, raggiungendo la lunghezza di un paio di centimetri.

Non sembrava il Prof. NARDUCCI che io conoscevo di vista e le cui foto ho rivisto sui giornali. Lei mi chiede di descrivere il cadavere ed io le rispondo che il corpo aveva un fetore insopportabile. Avevo visto molti cadaveri recuperati dall’acqua ma quello era diverso da tutti gli altri e mi ha impressionato troppo. Il cadavere aveva una camicia, e quello di cui sono assolutamente certo e lo ribadisco perché ho davanti ancora l’immagine di quel corpo, è che attorno al collo, sopra la camicia aveva una cravatta molto stretta al collo tanto che io pensai che il colore scurissimo del volto di pendesse dalla strozzatura della cravatta.

Ricordo che appena lo vedemmo esclamai: ‘Ma questo non e lui!’. La camicia era chiara e non era tutta abbottonata fino al collo. Ripeto che questi sono particolari che non si dimenticano e dico ancora che sono assolutamente sicuro che quel cadavere avesse la cravatta al collo. Sarà stato alto circa mt. 1,75-1,77 ed era molto gonfio, Non ricordo se portasse qualcosa sotto la camicia. Non ricordo se il cadavere fosse supino o bocconi. Al momento del recupero uscì il rivolto dal naso. Anche questo fatto lo ricordo perfettamente.

Ribadisco che quel cadavere non mi sembrava il NARDUCCI poiché appariva molto trasformato.

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