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Vado a Correre e torno: Il Mezzamaratona virus

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Due mesi di allenamenti mirati per migliorare la velocità, gare di quest’ultimo periodo fatte in previsione di Lei, regime alimentare sobrio, vitamina B12 tutte le mattine per evitare raffreddori, bronchiti e malanni di stagione. Avevo pure superato un leggero infortunio all’adduttore destro grazie a un po di fisioterapia. Buone sensazioni del corpo e dello spirito. Mancava solo l’ultimo allenamento di rifinitura del sabato mattina antecedente la corsa. Già mi vedevo con la mia canottiera giallo-nera dei Marciatori Mugello, insieme ai miei compagni al Via, gonfio di adrenalina e di voglia di divertirmi. Era tutto pronto.

E invece niente. Venerdì notte il disastro, se vogliamo chiamarlo così. Mi è piombato addosso un mega virus gastrointestinale fulminante, che mi ha costretto al cesso per tutta la notte di venerdì. Un disastro appunto. Nei deliri della notte, nella quale probabilmente ho avuto pure la febbre, cercavo di calcolare di quanto tempo avrei avuto bisogno per recupera le forze e fare la mezza. Deliri… il giorno dopo ero un cencio, debilitato, disidratato, a pezzi. Non riuscivo a fare più di quattro passi e soprattutto il mio apparato digerente non voleva sentirne di ricever roba, un the con 3 biscotti sembravano il pranzo di natale. Niente gara quindi. La frustrazione (e la depressione) del sabato era a livelli stellari.

Eppure gli infortuni, i raffreddori, i virus che ti fermano a letto, sono all’ordine del giorno anche nella vita degli sportivi. Si impara a conviverci fin da subito o quasi. Sai che fa parte del gioco e che non puoi farci niente. Accade e basta, e puoi fare solo una cosa: riposarti. Per molto tempo ho creduto che riposarsi, fermarsi nello sport equivalesse a perdere tutto, scordare i progressi che il tuo fisico ha fatto, per esempio negli ultimi due mesi. Niente di più sbagliato: il riposo è parte attiva del tuo ciclo di allenamento, ne è una componente naturale e se non ci pensi tu da solo, il tuo corpo se ne infischia e fa da solo. E lo è perché anche grazie al riposo il tuo fisico elabora i progressi che hai fatto. Il coach Sisti me lo ripete sempre (inizialmente non ci credevo, onestamente) e dopo alcuni stop forzati in questi anni ho capito, proprio perché sperimentato sulla pelle, che è veramente così. Certo, avrei preferito beccarlo questo venerdì invece che il passato... ma è andata così, pazienza.

Oggi (venerdì, NdR.) mi rimetto le scarpe da running dopo una settimana. Solo qualche chilometro piano piano, per riassaporare la gioia della corsa, perché ne ho tanta voglia e per vedere come sto.

Semplicemente, non vedo l’ora.

Il pezzo (strepitoso) di oggi è Toxicity, dei System Of A Down, semplicemente una bomba.

Baci e buone corse
Enrico


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