OK!Mugello

La scarpa perfetta non esiste. Vado a correre e torno

Vado a correre e torno

Abbonati subito
  • 1869
La scarpa perfetta non esiste. Vado a correre e torno La scarpa perfetta non esiste. Vado a correre e torno
Font +:
Stampa Commenta

In questi giorni ho acquistato un nuovo paio di scarpe da corsa, le Adidas Boston 8; prima di prenderle ho avuto modo di leggere un sacco di recensioni, fare comparazioni con modelli simili, chiedere consigli e infine provarle ai piedi. Una bella trafila, direte, ed è effettivamente così. E mentre ero dentro questo loop, mi è venuto spontaneo scrivere un articolo che parlasse proprio di questo: come si scelgono le scarpe da corsa? Infatti questo argomento è, insieme a quello delle gare, in assoluto il più discusso, sviscerato e amato da chi pratica questo sport.

Non è certo un segreto che molti runner hanno nei loro armadi svariati paia di scarpe, di ogni marca e tipologia. Non nego che anch’io appartengo a questa categoria… attualmente ne ho in servizio effettivo cinque paia, ognuno dei quali lo uso per una funzione diversa. Scarpe per gli allenamenti di qualità - ovvero quando faccio ripetute o comunque roba veloce - altre per le corse più tranquille, una la uso solo in gara, dai 10k alla mezza maratona, e infine ci sono quelle per il trail. Insomma, un universo. E ovviamente non mi basterebbero mai, perché ne escono sempre di nuove e performanti.

Ma come si sceglie la scarpa da corsa?

Le prime volte si rischia sempre di commettere errori catastrofici, per cui mi sento di dare tre consigli, dettati dal buon senso e da un po’ di esperienza.

  1. Essere consapevoli della propria attuale condizione di forma. Quindi gli elementi da seguire nella scelta sono la tua velocità attuale (non quella che vorresti), che tipo di allenamenti fai e che obiettivi ti prefiggi. Tanto per esser chiari: è perfettamente inutile prendere la leggendaria Nike Vaporfly, scarpa velocissima, da top runner, se non vai a minimo 4 minuti al chilometro di media. Butti soltanto via i soldi.
  2. Scegli la scarpa in base alle condizioni in cui svolgi la maggior parte dei tuoi allenamenti. Asfalto, strade bianche, sentieri di bosco, richiedono una scarpa dalla suola specifica per quel tipo di fondo stradale. Altra cosa fondamentale è l’intersuola della calzatura - e il conseguente grado di ammonizzazione o reattività della scarpa - che andrà scelta in base alla tipologia di allenamenti svolti e quanti chilometri fai in una settimana. Poi, trovare il drop giusto per te, il differenziale tra l’altezza del tacco e l’avampiede - i modelli variano da 0 a 10 mm - in modo da non creare problemi al tuo prezioso tendine d’Achille. Infine la tomaia: il tuo piede ci deve stare bene, né strizzato ma neppure a troppo lasco. Ah, mi raccomando, il piede si misura in centimetri ed è fondamentale prendere la scarpa più grande di 1/1,5 cm in più rispetto alla propria misura, poiché durante la corsa nostri piedi si espandono, si allungano, altrimenti correre diventa un inferno, io ve lo dico.
  3. Provatele! Le scarpe da corsa vanno assolutamente testate, nei negozi attrezzati per questo. Testate diversi modelli, camminateci e correte sul tapis roulant presente nel negozio. Non comprate scarpe che vi piacciono perché le avete viste indosso ad un vostro amico, o perché le calza qualcuno che va come le bombe. Siamo individui unici, i nostri piedi sono unici: comprate scarpe che rispettino le vostre caratteristiche. Infine fregatevene dell’aspetto, del colore e dell’estetica della scarpa: queste per noi runner non sono nient’altro che strumenti per migliorarci e farci stare bene in quello che amiamo fare: devono funzionare e funzionare bene.

Insomma, come avrete capito, la scarpa perfetta non esiste.
Esiste però la scarpa più adatta a noi e a quello che facciamo in ogni situazione, per rendere i nostri allenamenti e le nostre gare ancora più performanti e divertenti.

Il pezzo di oggi non può che essere “Blue suede shoes” di quel grandissimo di Elvis Presley:


Lascia un commento
stai rispondendo a