Memorie di Moscheta. Il gioco
Come ogni settimana, i ricordi degli abitanti di Moscheta. Storie e aneddoti della vita sulle montagne mugellane raccontati da chi vi ha abitato. Un progetto realizzato dal Museo del Paesaggio Storico e dell'Appennino per riscoprire realtà poco conosciute ma non lontane nello spazio e nel tempo. Un reperto storico, a nostro avviso, che merita di essere promosso e che con molto piacere rilanciamo per non perdere testimonianze umane e ambientali preziose. Nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo, tra Firenze, Imola e Bologna, a 600 metri di quota e immersa in boschi secolari di castagni, querce e faggi, sorge l’antica Badia vallombrosana di Moscheta, fondata nel 1034 da San Giovanni Gualberto ed ora di proprietà della regione Toscana. I giochi, come ci possiamo immaginare, non c'erano ma c'era tanta fantasia per immaginare e ingegnarsi nell'inventarne uno. Un rocchetto finito diventava una trottola, dei pezzi di legno erano mucche con i vitellini e un sambuco vuoto diventava una pompetta ad acqua. I più fortunati avevano carrettini in legno e nella bella stagione le mete fisse erano i torrenti, pieni di pesci e gamberi da pescare, e farsi una nuotata. I ragazzetti giocavano tanto "alla guerra" e qualcuno con i residui inesplosi delle bombe ha perso anche la vita. [googlemaps https://www.google.com/maps/embed?pb=!1m18!1m12!1m3!1d2866.4196116514636!2d11.42163195003595!3d44.07469197900659!2m3!1f0!2f0!3f0!3m2!1i1024!2i768!4f13.1!3m3!1m2!1s0x132b1ec8dc6860fd%3A0xca6daec8643aedf7!2sBadia+di+Moscheta!5e0!3m2!1sit!2sit!4v1472407576515&w=600&h=450]
