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Mobilità Metropolitana. Tramvia 3.2? No Grazie

E' caos sulla tramvia che dovrebbe unire il centro di Firenze alla periferia sud e Bagno a Ripoli.
Tutti contrari.

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rendering della nuova tramvia rendering della nuova tramvia © n.c.
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E l'Assessore Giorgetti risponde che “chi è contro la tramvia è contro Firenze!”.

Tutti contrari alla linea 3.2 dalle opposizioni in Palazzo Vecchio che capitanate dal vecchio leone Mario Razzanelli (già in passato in prima linea contro le linee 1 e 2) minacciano il ricorso al Consiglio di Stato per bloccare l'opera; alle associazioni e Università che riunite hanno presentato un ampio dossier redatto da esperti multidisciplinari.

La nuova linea “Non s'ha da fare!”
Secondo le opposizioni in Palazzo Vecchio (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Movimento 5 Stelle) serve la verifica di assoggettabilità al Via (valutazione d'impatto ambientale) e se il comune non risponderà o lo farà in maniera insufficiente sarà cosa fatta il ricorso al Tar per bloccare l'opera almeno fino al 2022. No a un nuovo scempio di pali come in Piazza Santa Maria Novella con un progetto vecchio e superato, no allo sfregio dei viali di circonvallazione e di Firenze sud con gli inutili cordoli che strozzano il traffico privato e con il taglio inutile degli alberi e no a un tracciato totalmente da ripensare.

I componenti del gruppo di ricerca “Mobilità sostenibile nell'area metropolitana fiorentina” dell'università di Firenze uniti all'Associazione Valdisieve, l'Associazione Vivere Valdisieve, Per una cittadinanza attiva di Bagno a Ripoli, il Comitato Lungarno del Tempio, il Tavolo Ambiente di Potere al Popolo e il Comitato No Tunnel tav vanno oltre ed allargano l'inutilità dell'opera all'area metropolitana comprendendo l'analisi dell'effetto nefasto dell'opera anche sul pendolarismo da e per il Mugello, Valdisieve e Valdarno.

Anche loro denunciano il disastroso impatto ambientale laddove la compensazione proposta dal comune di piantare nuovi alberelli in sostituzione del taglio dei vecchi non ha alcun senso ne fondamento scientifico; denunciano i macroscopici errori e incongruenze del progetto che di fatto strozzerebbe il traffico cittadino trasformando i viali di circonvallazione in una grande camera a gas per ridurre il traffico privato solo del 10%.

Grande attenzione poi all'enorme costo dell'opera: 300 milioni per 7,4 km di percorso che significa 40 milioni a chilometro superiore addirittura ai 35 milioni a chilometro delle tratte fin qui realizzate e lontanissimo dai costi medi europei e italiani di opere analoghe che oscillano fra i 10,5 e i 12 km a tratta.

Ma non è finita qui. Il consumo di suolo, soprattutto nel comune di Bagno a Ripoli per parcheggi scambiatori e depositi mezzi a fronte di soli 700 metri di linea tramviaria metterebbe a rischio l'ambiente e non è un caso se anche la Corte dei Conti si è recentemente pronunciata proprio sul fatto che è il consumo del suolo a mette in ginocchio l'Italia.

Infine il progetto non prevedendo nessuna interazione con il sistema ferroviario esistente ed è quindi del tutto inutile per decrementare il traffico privato dai territori metropolitani verso la città. Anzi, paradossalmente la distanza dalla strada ferrata e la mancanza d'integrazione con le linee ferroviarie che vengono da Mugello, Valdisieve e Valdarno potrebbero addirittura trasformi in un attrattore del traffico privato.

La strada e lunga e tutta in salita per la giunta Nardella sul progetto tramvia 3.2 e a nulla valgono le “minacce” di essere contro la città o che bloccando l'opera si faccia perdere 80 milioni di finanziamenti europei alla città.

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Commenti 1
  • Mugelli Giampiero

    il signor Renzi prima e il signor Nardella attualmente hanno fatto della città di Firenze una città comune essa regina del rinascimento, dei Medici oggi deturpata è diventata agli occhi dei visitatori stranieri una città irriconoscibile non esistono più le grandi opere le botteghe artigiane i grandi ritrovi di arte e letteratura che hanno fatto di Firenze la madre della cultura occidentale nel mondo. Oggi è una città sciupata non solo dai pali della tranvia ma non esiste più regole per salvaguardare il turismo di giorno c'è il caos e la mancanza di sicurezza. La delinquenza prospera intorno e nella stazione di Santa Maria novella lo spaccio giorno e notte intorno alla fortezza; queste priorità sono da considerare non sette chilometri di tranvia che costa 40 milioni di euro al chilometr

    rispondi a Mugelli Giampiero
    gio 12 dicembre 2019 03:13