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Firenzuola. Dal Consiglio solidarietà all'Afghanistan. E polemica su alcune astensioni

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afghanistan afghanistan © N.c.
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Nel Consiglio comunale del 27 settembre a Firenzuola è stato discusso un ordine del giorno presentato dal gruppo lista civica Bene Comune sulla drammatica situazione in Afghanistan. Spiegano dal gruppo:

Abbiamo ritenuto opportuno che anche la comunità di Firenzuola, come in molti altri comuni, manifestasse la propria sensibilità e la propria vicinanza a tale popolazione, colpita soprattutto nelle fasce più vulnerabili, donne e bambini.

Lo stesso presidente del Consiglio Draghi ha richiamato in più occasioni il dovere di dare accoglienza “nei confronti di tutti coloro che ci hanno aiutato in Afghanistan in questi anni e delle loro famiglie, quelli che sono chiamati i ‘collaboratori’. Ma anche accoglienza di tutti coloro che si sono esposti in questi anni per la difesa delle libertà fondamentali, dei diritti civili, dei diritti delle donne”.

Non era naturalmente nostra intenzione fare una valutazione politica né dare un giudizio di merito rispetto ad una questione così complessa e delicata; vi provvederanno gli organismi nazionali ed internazionali preposti.

La nostra richiesta era rivolta al Consiglio comunale per un impegno ad offrire, in questa situazione drammatica, la propria disponibilità a collaborare con il Governo italiano e con la Regione Toscana, per quanto si renda necessario e per quanto possibile, al fine di garantire percorsi di integrazione pieni e duraturi per i collaboratori afghani, per le loro famiglie e per tutti coloro che si sono esposti in questi anni per la difesa delle libertà fondamentali, dei diritti civili, dei diritti delle donne.

L’ordine del giorno è stato approvato con il seguente esito:

Presenti e votanti 12
Favorevoli 7 (gruppo di minoranza, 2 consiglieri della maggioranza e il Sindaco)
Astenuti 5 (tutti della maggioranza).

Esito positivo, ma, a parere nostro, deludente. Le motivazioni date per l’astensione, per altro solo dal Vicesindaco Guidarelli, si riferivano infatti alla politica internazionale e ci sono sembrate distanti dall’obiettivo della nostra iniziativa: rendere disponibile la nostra comunità a salvare vite umane, le vite di coloro che hanno lottato per rendere l’Afghanistan un paese migliore, con più diritti.

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