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Eolico Vicchio - Dicomano. La posizione e il No della Lega

La nota nella quale gli esponenti Lega esprimono le motivazioni della loro posizione

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Eolico Eolico © N.c.
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Spiega una nota della Lega:

“Dire no al progetto dell’impianto eolico a Giogo di Villore, non significa dire no alle energie rinnovabili ma fare una scelta di buon senso, preservando dall’irrimediabile distruzione un territorio estremamente pregevole dal punto di vista ambientale, paesaggistico e faunistico”. Così la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi ed i consiglieri dell’Unione e comunali Francesco Atria e Claudio Ticci ribadiscono la contrarietà all’installazione di otto pale eoliche sul crinale appenninico tra Vicchio e Dicomano.

“L’abbiamo detto prima delle elezioni regionali e continuo a dire la stessa cosa adesso che sono stata eletta - spiega Tozzi: la Lega è da sempre per lo sviluppo, a patto che si tratti di uno sviluppo ecosostenibile che preservi l’identità, le tradizioni, la morfologia del territorio che si vuole sviluppare. Tanto più quando quel territorio è ‘idrogeologicamente’ fragile, delicato –-. Il progetto eolico proposto per Villore, invece, è oltremodo impattante, con le sue pale più alte della torre di Arnolfo in Palazzo Vecchio a Firenze”.

“Non va poi dimenticato che il sito prescelto dalla società veronese risulta tutelato dalla legge, in particolare da quella regionale. Non si può far finta che il Pit (piano di indirizzo territoriale) o il piano energetico regionale non esistano – prosegue la prima consigliera della Lega eletta dalla provincia di Firenze – e per questo sono estremamente interessata anche alle valutazioni delle Soprintendenze della Toscana e dell’Emilia Romagna sulla questione”. 

Aggiungono i consiglieri Atria e Ticci - ”Il nostro territorio deve mirare all’innalzamento della qualità della vita dei cittadini anche attraverso una politica ambientale attenta alla conservazione del territorio, all’incentivazione di forme di turismo compatibili con il contesto paesaggistico locale e al biologico come sistema di vita”.

Secondo Tozzi, che è anche responsabile regionale per la Toscana del dipartimento economia nazionale della Lega “il Mugello in generale merita qualcosa di meglio di un rapace sfruttamento del suolo che non porta vera ricchezza a nessuno: piuttosto, dobbiamo tornare a spingere sulle attività produttive locali e sul turismo, con un piano efficace e concreto sul medio-lungo periodo. E’ d’altronde proprio in questa direzione che stanno andando tutte le politiche promosse ormai da anni da Regione Toscana, Unione dei comuni del Mugello e dai singoli comuni, a sostegno del ripopolamento delle campagne e della tutela delle tipicità del territorio. Non in quella dell’eolico che, piuttosto, dovrebbe essere installato sulla costa, in mare, come già stanno facendo nei paesi nord Europei”.

“Oggi quel che manca davvero e non solo in Mugello – concludono Tozzi Atria e Ticci -  è una visione strategica complessiva del territorio toscano, le cui peculiari e diversificate potenzialità economico-produttive sono ancora da sviluppare appieno. Una visione che anche il nuovo corso politico nella Capitale, col governo Draghi, richiede urgentemente alla Toscana. Purtroppo per i cittadini toscani, però, su questa urgenza che è anche una grande opportunità di rilancio, la maggioranza che governa la Regione e molti comuni toscani, sta mostrando tutta la sua debolezza e incapacità politica”
Elisa Tozzi
Francesco Atria
Claudio Ticci

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