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Filtro del carburante: a cosa serve, quanti tipi ne esistono e come riconoscerne il malfunzionamento

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fuel filter fuel filter © Gab Pili
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Come noto, i motori termici a benzina e a gasolio hanno bisogno di essere riforniti di questi carburanti affinché funzionino. Forse, però, non tutti sono al corrente del fatto che questi combustibili possono contenere anche delle particelle impure, infiltratesi ad esempio durante il trasporto o il travaso, quali calcare, polvere e residui solidi vari, che, se in circolo, entrando in contatto con le parti del motore ne possono provocare un malfunzionamento. Nei casi più estremi, questi elementi impuri possono pure arrivare a compromettere l’accensione del motore, causando dei danni molto seri.

Consapevoli di questo problema, i produttori d’auto hanno creato un accessorio specifico, che prende il nome di filtro del carburante, il quale assolve al compito di depurare il combustibile da eventuali particelle esterne, prima che questo entri in circolo nel motore. Il filtro del carburante per mezzo della sua azione filtrante contribuisce ad ottimizzare le prestazioni del motore e di tutti i suoi componenti. Il fulcro di questo dispositivo è costituito dalla cartuccia filtrante, fatta in genere di un materiale in celluloide e dalla forma a fisarmonica.

Da un punto di vista tecnico, a seconda che si tratti di un veicolo a benzina o a gasolio, si distinguono due tipi di filtri.

  • Nelle automobili funzionanti a benzina, il filtro è solitamente posizionato nella parte posteriore del sotto-scocca o tra la pompa del carburante e il carburatore. La cartuccia filtrante, come sopra accennato, è costituita in genere di materiale cellulosico, ha la forma di una fisarmonica ed è intercambiabile. Sul mercato sono anche presenti modelli in metallo di questa cartuccia, che hanno il vantaggio di poter essere ripuliti e rimontati. In questo contesto va anche fatta menzione della normativa Euro 6, che ha reso obbligatorio il filtro a carboni attivi, che assolve al compito di assorbire le emissione di HC del sistema di sfiato del serbatoio. La durata di quest’ultimo tipo corrisponde teoricamente al periodo di funzionamento dell’automobile. La sostituzione del filtro carburante primario dovrebbe avvenire ogni 60.000-80.000 km di percorrenza. Questo filtro ha il compito di depurare il combustibile dalle impurità meccaniche più grossolane ed ha una caratteristica forma a rete. Il filtro fino, che trattiene invece impurità più piccole ed eventuali infiltrazioni d’acqua, dovrebbe essere sostituito ogni 20.000-30.000 km di percorrenza.
  • Nei veicoli a gasolio il filtro serve anche a separare il carburante dall’acqua, ai fini di prevenire danni agli iniettori ed alla pompa ad alta pressione. Generalmente questo accessorio si trova tra gli iniettori e la pompa o tra il serbatoio e la pompa carburante. Sui veicoli a diesel la sostituzione del filtro dovrebbe avvenire dopo i 90.000 km di percorrenza; un chilometraggio che in genere si raggiunge ogni 6 anni. Per avere informazioni più precise a riguardo si può consultare il proprio libretto dell’auto o anche fare una rapida ricerca su internet.

Il malfunzionamento del filtro carburante può essere ricondotto a cause diverse. Queste sono le più comuni:

  • Carburante di qualità scadente, ricco di impurità.
  • Presenza di particelle esterne nel sistema di alimentazione.
  • Installazione errata del componente.
  • Funzionamento continuo a vuoto.

I segnali che comunemente indicano un malfunzionamento del filtro del carburante sono i seguenti:

  • L’acceleratore risponde tardivamente ai comandi, senza che sul cruscotto si sia prima attivata la relativa spia di allarme. Questo genere di problema si verifica più spesso nei motori diesel, dove le particelle impure in circolo non causano un immediato maggior consumo di carburante, ma una riduzione del flusso di gasolio, che sua volta va ad inficiare il sistema di alimentazione. A lungo andare questo si potrebbe tradurre in una usura precoce dell’intero sistema di alimentazione, conducendo a dei pericolosi cortocircuiti.
  • Problemi di avviamento del motore dopo un certo periodo di sosta a causa di un intasamento del filtro. Pur trattandosi di un problema il più delle volte connesso alla batteria scarica o ad un malfunzionamento del motorino di avviamento, in alcuni casi l’intasamento del filtro, riducendo il flusso di carburante in circolo, può essere causa di questo inconveniente. 
  • Perdita di potenza del motore, ad esempio durante una manovra di sorpasso o in una salita impegnativa può essere ricondotta all’intasamento del filtro del carburante, che impedisce o ritarda la messa in circolo della quantità necessaria di carburante in questi casi.
  • La facilità o la tendenza del motore a spegnersi può essere ugualmente ricondotta ad un malfunzionamento di questo componente.

Prima di acquistare un nuovo filtro del carburante, è naturalmente raccomandabile informarsi sul modello più adatto per il proprio modello d’auto. Informazioni a riguardo si trovano chiaramente nel libretto dell’auto o anche facendo una ricerca in rete, dove si trovano numerosi siti specializzati, che offrono i dati di cui si ha bisogno.

Fonti:

https://www.pezzidiricambio24.it/ricambios/filtro-carburante

https://www.alvolante.it/da_sapere/filtri-auto-aria-carburante-abitacolo-336427

 

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