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È tempo di cambiare il nostro atteggiamento verso il ruolo della cannabis nella società?

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Cannabis e legalità Cannabis e legalità © i.i.
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La cannabis sta diventando sempre più popolare in questi giorni e la gamma di consumatori è in costante crescita. La sostanza viene principalmente sfruttata per uso medico, anche se a seguito di parziali legalizzazioni, è disponibile anche per quello ricreativo (cannabis light) che consente di consumare la cannabis tramite svapo, creme per uso topico di ogni genere e persino come commestibile.  

In riferimento a quanto sin qui premesso, cerchiamo di capire quanto la cannabis influenza la nostra vita sociale, e perché dovremmo iniziare ad analizzarne l'enorme popolarità raggiunta in tutto il mondo.  

Uso della cannabis: idea buona o cattiva? 

Alla domanda se consumare cannabis per uso ricreativo è una buon’idea o al contrario cattiva, non è facile rispondere poiché quando si parla di tale sostanza ci si riferisce a una serie di elementi derivati da un certo numero di tipi di piante.  

A questo punto possiamo altresì aggiungere che con lo sviluppo tecnologico di dispositivi per atomizzare erbe la cannabis è diventata un oggetto di svapo se miscelata con sostanze infuse in olio di CBD (cannabidiolo) ossia il principale principio attivo della pianta che differisce dal THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) per il fatto che non provoca effetti psicotropi.  La pianta dopo il raccolto passa attraverso una varietà di filtri in modo che rimangano solo gli elementi necessari e quelli consentiti per gli usi medici e ricreativi.  

A margine va altresì aggiunto che nell'isolato di CBD è possibile trovare anche una certa quantità di terpeni e flavonoidi ossia sostanze benefiche per il corpo umano e che permettono di vendere la sostanza sotto forma di olio da usare poi per vaporizzare, per creare cosmetici, commestibili e tanto altro. 

Esistono modi sicuri per consumare la cannabis? 

Oggi tutti coloro che fino a qualche anno fa avevano un atteggiamento ostile verso la cannabis dovrebbero ricredersi; infatti, esistono modi sicuri di consumo della sostanza e che lo saranno ancora di più nel prossimo futuro. La società civile in tal senso si è resa conto che se l'uso futuro della cannabis è regolamentato e non si verificano incidenti gravi, non potrà più essere considerata pericolosa.  

Di sicuro oggi al mondo non esiste nulla, e lo stesso discorso vale in termini di consumo di cannabis.  Ciò significa che qualche situazione spiacevole o tragica ad essa legata accadrà sempre. Le persone non possono infatti controllare completamente se stesse e spesso sono inclini a vari pericoli e tentazioni.  

Soccombere alla voglia di provare i farmaci non è del resto una novità per il nostro mondo. Una volta consumato l’olio di CBD o un eliquid contenente CBD, una persona potrebbe ad esempio pensare di utilizzare il serbatoio per bruciarvi erbe secche o anche per provare sostanze più pesanti.  

I problemi sociali causati dalla cannabis 

Alla domanda cosa succede a coloro che non hanno saputo resistere alla tentazione e hanno iniziato a cannabis con un valore di THC più alto di quello consentito oggi (0,6% di CBD) la risposta esiste anche se variegata.   

Queste sono infatti persone che dovranno affrontare le cosiddette "questioni sociali” che includono il modo con cui vedono i consumatori di cannabis giudicandoli inaffidabili, irresponsabili e furbi. In generale, nonostante i tanti lati positivi che hanno permesso di guardare la cannabis con un atteggiamento diverso rispetto al passato, ci sono ancora soggetti che non vogliono essere amici dei consumatori della sostanza.   

La ragione di questo fallimento di fiducia è addebitabile ad una disinformazione che ancora circonda il mondo della cannabis a livello sociale.   

I consumatori di cannabis sono persone normali 

La tipica reazione sociale nei confronti dei soggetti che fanno oggi uso della cannabis è l'isolamento. Solo la famiglia e gli amici più stretti possono superarlo e cercare di aiutare il soggetto interessato se va oltre il consumo della sostanza ossia optando per quella illegale e maggiormente psicoattiva (con un alto contenuto di THC).   

Tuttavia, il problema è che inconsciamente è ancora difficile conquistare la fiducia dei familiari o del datore di lavoro, proprio perché in merito alla cannabis medica e ricreativa c‘è ancora tanta disinformazione che non permette ancora di cambiare atteggiamento e di assegnare un ruolo alla cannabis nella società attuale e futura. 

 

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