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Divorzio e tradimenti. Sentenza shock: niente soldi alla moglie se ha accettato le corna

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Tradimento Tradimento © Jills
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"Essere becco e bastonato" non è più un modo di dire figurativo ma la realtà. Se si tollera il tradimento del proprio coniuge, al momento della separazione, non avrai nè addebito nè mantenimento. Lo stabilisce l’ordinanza numero 16691/2020 della prima sezione civile della Cassazione che ha rigettato il ricorso di una 71enne pesarese contro il marito dopo 30 anni di matrimonio e 15, a detta di lei, di tradimenti. Secondo questa lettura, pertanto, sarebbe preferibile rompere subito il vincolo matrimoniale anziché tentare di ricostruire una famiglia.

La storia della 71enne è stata raccontata da la Nazione. La donna ha presentato richiesta di separazione nel 2009 chiedendo un mantenimento mensile di 700 euro e la metà dei risparmi messi da parte durante la loro vita insieme e metà della casa coniugale (il marito era un bancario, lei era la sua segretaria). La 71enne ha anche richiesto l'addebito dicendo di essere stata tradita più volte ma il tribunale ha respinto ogni sua richiesta.

"Per il giudice - così come scritto su la Nazione - la tradita non ha portato alcuna prova di quelle relazioni proibite, se non dei testimoni che hanno detto di averle sapute da lei. Ma poi, aggiunge, anche se le avesse dimostrate, si sarebbe svegliata troppo tardi per denunciarli".

La sentenza ha fatto sollevare forti critiche anche da parte di Vittorio Sgarbi che non è un paladino della famiglia monogama. "Se questa donna ha sopportato per così tanto tempo le corna del marito - ha spiegato il critico a QN - vuol dire che sperava in un ravvedimento e quindi doveva essere doppiamente risarcita".

Di parere nettamente opposto la famosissima avvocatessa divorzista Annamaria Bernardini de Pace secondo la quale non è sempre detto che chi tradisce debba pagare. L'avvocatessa spiega che manca il nesso giuridico (di casualità) tra il tradimento e la richiesta di separazione. Nel caso della signora di 71 anni aver presentato richiestata di divorzio dopo 15 anni dal primo tradimento ha significato che le scappatelle del marito non fossero la causa scatenante che l'ha portata a volersi separare.

A questo punto sembra più conveniente rompere immediatamente anziché provare a rimettere insieme i cocci di un vaso rotto. E forse la sentenza scoraggerà ancora di più i giovani italiani a voler suggellare il loro amore con il matrimonio.


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