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Francesca, ritrovata dal drone. Il toccante racconto e le emozioni del sindaco Omoboni

La donna è stata localizzata grazie ad un innovativo software di cui sono equipaggiati i droni dei Vigili del Fuoco, in grado di riconoscere e localizzare i colori dei vestiti

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Il recupero della signora Francesca Il recupero della signora Francesca © N.c.
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Nella giornata di domenica abbiamo dato ampio risalto alle ricerche di Francesca, la signora che si era allontanata da casa il giorno precedente e che poi è stata trovata grazie ad un innovativo drone dei Vigili del Fuoco. Oggi, martedì, ci piace condividere il toccante racconto che della giornata ha fatto sui social il sindaco Paolo Omoboni:

Non si dimenticano questi momenti. 
Questa mano tesa di Francesca ai soccorritori.
Non si dimentica la notte in bianco, la preoccupazione nel pensare a una donna sola, spaesata nella notte, che non si sa dove sia finita. Non si dimentica la chiamata al figlio che si sente in colpa per quanto è successo.

La macchina dei soccorsi si è messa rapidamente in moto, coordinata dai vigili del fuoco: le squadre, i turni, l’arrivo dei volontari, l’utilizzo dei droni, gli elicotteri, e la ricerca di notizie, perché ogni notizia può essere decisiva. Così l'arma dei Carabinieri visiona telecamere, organizza indagini, e intanto facciamo un manifesto con la foto della signora da diffondere, fotocopie e social.

Non dimentico le lacrime dei familiari, spaesati, che non riescono a stare fermi, e che girano ogni via di Borgo per dare una mano, e per provare a non pensare.

Penso al gruppo di ragazze e ragazzi del Direttivo del Palio che corrono di prima mattina ad aprire il bar al Foro Boario per dare acqua caffè e il pranzo ai Vigili del fuoco e ai volontari e che annullano i giochi previsti nel pomeriggio in segno di rispetto. Cristina, Alessandro, Caterina, Irene presidiano con me la base delle ricerche, Luca e Giorgia in bici girano per le zone di Borgo, per dare una mano alle ricerche. Molti amici passano a trovarci, per darci supporto. Ma passano le ore, e aumenta la preoccupazione.

Ma ecco la svolta: arriva una segnalazione di un cittadino che presume di aver visto Francesca sabato alle 16.30 sulla strada Borgo - Luco. Sono le 15 di domenica. Sarà la segnalazione decisiva. Le perlustrazioni dell’elicottero dei Vigili del Fuoco si concentrano in quell’area. E individuano la zona. Si alza un drone, alle Pergole, fa le foto, e arriva la notizia, Francesca è stata trovata. Il cuore batte fortissimo. La domanda che batte dentro è una sola: sarà ancora viva? Parte l’elicottero, partiamo noi con i carabinieri e la Polizia Municipale, con Marco e Silvia. Aumenta la tensione.

Scendiamo il campo coltivato, in pendenza estrema, Francesca è lì, nascosta tra i rovi, ma non sappiamo in che condizioni. Il rumore dell'elicottero, il personale di soccorso, il pensiero fisso ai familiari.

Fulvio Gagliardo si avvicina, si volta, ha gli occhi lucidi. È viva, mi sussurra. La tensione si scioglie e arrivano le lacrime. Francesca è viva, sta bene. L'elicottero la porta all'ospedale di Borgo. Torniamo al Foro Boario. Gli abbracci con i Vigili del Fuoco e i volontari. Chiamo il figlio Salvatore. È felice. Francesca sta bene.

Partita vinta. Quella più importante. Salvare una vita.

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